martedì 11 settembre 2012

SOSPESA “L’ARTE E IL TORCHIO”

        A seguito delle numerose e-mail giunte al sito de “L’Arte e il Torchio” dagli appassionati dell’arte grafica, prima con richieste di notizie sulla prossima edizione della Biennale e poi con attestati di incredulità e di solidarietà per la forzata sospensione della stessa manifestazione, confermiamo che la 8ª Rassegna internazionale di incisione “L’Arte e il Torchio / Art and the Printing Press”, prevista dal 7 aprile al 5 maggio 2013 presso il Centro culturale di Santa Maria della Pietà a Cremona e al Museo della Stampa di Soncino, non si terrà a causa del mancato contributo finanziario di base (già promesso in precedenza) da parte del Comune di Cremona. Tale somma (meno di un premio a un dirigente comunale),  rappresentava un primo contributo (circa un terzo della spesa), al quale si sarebbero aggiunti poi gli altri sponsor, per la realizzazione di quella che è oggi diventata, con cadenza biennale, un punto di riferimento e di confronto fondamentale nel settore dell’arte grafica originale, sia in ambito nazionale che internazionale, con la presenza ad invito, e a rotazione, dei più significativi artisti del panorama mondiale, le sezioni dedicate ai giovani incisori italiani e agli ex libris, la collaborazione di prestigiose istituzioni pubbliche e private tra cui la Triennale d’arte grafica di Cracovia, il Graphicstudio dell’Università della Florida del Sud (con maestri del calibro di R. Rauschenberg, J. Rosenquist, J. Dine, C. Close, ecc.), l’Atelier Contrepoint (ex Atelier 17) di Parigi, Lessedra Art Gallery di Sofia, l’Istituto italiano di cultura di Cracovia, il Taller 99 di Santiago del Cile, l’Associazione italiana Ex libris, il Museo della Slesia di Katowice (con la recente donazione di incisioni dei grandi maestri italiani del ‘900 e l’assegnazione alla Biennale cremonese del premio “Friends of the Silesian Museum”) e il sostegno di alcuni dei più importanti filosofi e critici d’arte come Dino Formaggio, Witold Skulicz, Renzo Margonari e altri.
Consapevoli del periodo di gravi difficoltà economiche che stiamo vivendo, ma anche convinti che si tratti pure di priorità nelle scelte in un settore quale quello culturale, è triste constatare, vista l’esiguità della somma rispetto all’importanza della Biennale, quanto le idee di alcune persone preposte alla gestione della cosa pubblica siano distanti dal considerare la cultura come elemento di crescita di una comunità e di investimento per il futuro. La rassegna “L’Arte e il Torchio”, dal 1999, anno della sua nascita, ha raccolto quasi 2000 opere donate dai maggiori artisti italiani e internazionali invitati a partecipare all’esposizione, che costituiscono oggi, presso il Gabinetto Stampe del Museo civico di Cremona, una collezione di incisioni contemporanee comprendenti tutte le tecniche calcografiche e a rilievo, un patrimonio artistico (ed anche economico) che molte città ci invidiano.
Di non trascurabile importanza anche l’aspetto didattico della Manifestazione, che ha sempre accolto, presso il laboratorio d’arte, aperto per tutto il periodo espositivo, centinaia di scolaresche cremonesi e non solo, per un approccio diretto alle tecniche dell’arte a stampa (l’Italia e la Germania sono da considerare le patrie dell’incisione calcografica dalla metà del XV secolo), con lezioni teoriche e soprattutto pratiche, fondamentali per conoscere e comprendere i percorsi creativi inerenti ai lavori in mostra dei grandi maestri contemporanei.  Cremona viene così a perdere (speriamo solo momentaneamente) una delle sue più alte e prestigiose rassegne artistiche internazionali che l’hanno posta all’attenzione del mondo, ma anche fonte di introiti turistico-commerciali derivanti dall’arrivo nella città del Torrazzo di visitatori dalle altre province e dall’estero.
Pensavamo che il tema della Biennale 2013, dedicato, in questo particolare momento storico, ai ventisette paesi della Unione Europea, rappresentati dai loro migliori artisti con opere di medio e grande formato (di cui buona parte donate a Cremona),  potesse costituire un motivo di grande interesse, sufficientemente coinvolgente, che avrebbe posto simbolicamente Cremona al centro dell’Europa, almeno in ambito artistico.  Oggi, purtroppo, ci troviamo invece a dover rispedire al mittente (a nostre spese) quei lavori che qualche famoso artista invitato aveva frettolosamente inviato (e donato) a Cremona. 
Con l’auspicio di poter ristabilire presto un dialogo collaborativo con le Istituzioni, per una auspicabile continuità dell’iniziativa, ringraziamo tutti coloro (dagli stessi artisti alle varie Amministrazioni comunali, dal Sistema museale cremonese all’ADAFA, dalla Pro Loco di Soncino agli attuali enti promotori, la Confartigianato e l’ANISA di Cremona e a tutti gli sponsor e collaboratori) che hanno sin qui sostenuto questo progetto teso alla conoscenza e alla valorizzazione dell’arte dell’incisione, intesa come espressione del libero pensiero, nell’ambito di una autonoma e originale ricerca; una manifestazione, la più importante del settore oggi in Italia, oggetto di apprezzamenti da parte di artisti, studiosi e appassionati di ogni continente, di cui Cremona dovrebbe andar fiera. Ma, a quanto pare, la cultura è diventata un optional nel cosiddetto paese dell’arte.  “Assai acquista chi perdendo impara” è un insegnamento sempre attuale di Michelangelo Buonarroti.

Cremona, 11 settembre 201
                                         Vladimiro Elvieri (curatore generale L’Arte e il Torchio)

Tutti coloro che hanno a cuore la sopravvivenza della Rassegna internazionale di incisione “L’Arte e il Torchio”, possono scrivere all’indirizzo e-mail: info@artetorchio.it (con oggetto: “salviamo L’Arte e il Torchio”). Tutte le e-mail saranno in seguito inoltrate al Comune di Cremona.
Grazie.
Vladimiro Elvieri e il Comitato organizzatore L’Arte e il Torchio

15 commenti:

  1. Io faccio comunque la proposta, spetterà agli organizzatori decidere se attuarla.
    Chiunque abbia a cuore la manifestazione potrebbe inviare una e-mail “a chi di competenza” con uno slogan qualsiasi (gli organizzatori sapranno quale proporre) che faccia intendere quanto è sentita la necessità che si realizzi anche la prossima edizione.
    Almeno si dovrebbe poter contare sulla solidarietà di tutti coloro che hanno partecitato alle precedenti edizioni e il passa parola, rilanciato dagli interessati all’incisione che hanno un sito o un blog, potrebbe fare il resto.
    Basterà comunicare in risposta a questo commento lo slogan scelto e l’indirizzo e-mail al quale inviarlo.
    Servirebbe a qualcosa? Non lo so, forse ho solo sparato un’altra delle mie.
    Oppure attendere pazienti che l’aumento dell’aliquota l’IMU, o qualche altro balzello, consenta alle casse comunali un esubero di bilancio da “sprecare” per il lusso della cultura.
    Onorio Del Vero

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    1. Spero si capisca: non è della serie “si faccia una domanda e si dia una risposta”, la mia megalomania non giunge a rispondere a me stesso. Gli organizzatori della biennale “L’Arte e il Torchio” hanno ritenuto la mia proposta valida così al temine del post ho inserito le modalità per esprimere la propria solidarietà all’iniziativa.
      Il mio contributo “virtuale” non si ferma qui, rompeò le scatole ai miei contatti invitandoli a partecipare all’iniziativa.
      Questà è o non è una rete?

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  2. Gent. Onorio Del Vero,
    è una buona proposta.
    Tutti coloro che hanno a cuore la sopravvivenza della Rassegna internazionale di incisione "L'Arte e il Torchio" possono scrivere all'indirizzo e mail; info@artetorchio.it (con oggetto: salviamo L'Arte e il Torchio). Tutte le e mail saranno in seguito inoltrate al Comune di Cremona. Grazie
    Vladimiro Elvieri e il Comitato organizzatore L'Arte e il Torchio

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  3. Da ieri seguo in questo Blog eventuali altri commenti per il caso Cremona, ma a tuttora nulla di nuovo. Voglio sperare che gli incisori già informati e sensibili a questo problema, hanno provveduto, o provvederanno presto a inviare la e-mail come proposto dal Signor O. D. V. Io, a modo mio, l'ho già fatto. Un suggerimento:portare una stampa di incisione in vetrina per ciascun negozio nei pressi del Comune. Attraverso questo Blog , molto seguito da Incisori, Associazioni , Collezionisti, Studiosi, Componenti di giurie, Cacciatori di premi e quote di partecipazione, vorrei vedere la loro (escluso i Defunti) solidarietà scaricando una fiumara di commenti.

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    1. Più che una azione dimostrativa a me sembra una buona scusa, per coloro che non hanno altre occasioni, di mostrare i propri lavori che nessuno vorrebbe vedere. Inviare la e-mail di solidarietà e più utile che lasciare commenti nel blog.

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  4. Gentile Del Vero,

    sa quanto mi paga il Comune di Bologna, per curare le celebrazioni del 50esimo anniversario della scomparsa di Morandi, proprio a Bologna, ed in altre sedi espositive italiane, tra cui Bodio Lomnago? Insomma, non una mostra nella sala parrocchiale....

    Neanche un centesimo.

    E questi si lamentano?

    Faccia lei.....

    Eugenio Santoro

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    1. Tengo a precisare che non è previsto alcun “pagamento” per la curatela della biennale “L’Arte e il Torchio”. Tutto il finanziamento, pubblico e privato, è sempre stato interamente finalizzato alla pubblicazione del catalogo e alle spese di organizzazione, allestimento e gestione delle mostre e dei laboratori didattici.
      Ci faccia capire con quali fondi coprirete le analoghe spese e cosa resterà della vostra iniziativa? Un video su You-tube per assecondare il narcisismo esibizionista del “presentatore”?
      “L’Arte e il Torchio” ha visto la partecipazione dei più qualificati incisori italiani e stranieri oltre ai contributi in catalogo di eccelsi studiosi.
      Quali sono gli artisti che daranno lustro alla vostra iniziativa?
      Per non dire che (senza offesa) dalla foto su internet lo spazio espositivo sembra proprio una sala mostre parrocchiale.
      Credo che Morandi meriterebbe di meglio, comunque Buon Lavoro.
      Chiara

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  5. Invierò comunque la mia e-mail di solidarietà, ma sono molto scettico sull’iniziativa:
    - I politici sono sensibili ai numeri solo se hanno almeno tre zeri, veramente si ritiene di poter contare in una tale mobilitazione?
    - Difficilmente i politici rinunciano alle occasioni che creano consenso, probabilmente “L’arte e il Torchio” non soddisfava più tale requisito.
    - Si coglie negli organizzatori una certa cautela (se non timore) nella scelta di “filtrare” le e-mail che dovrebbero far sentire la solidarie del mondo artistico, l’impatto sarebbe ben diverso se giungessero direttamente e in massa all’indirizzo del Sindaco.
    - Difficile fugare l’idea che i riscontri internazionali non siano stati a prevalente vantaggio del curatore presente a tutte le edizioni.
    - Gli artisti sono vendicativi e mai disinteressati: percentualmente sono certamente di più gli scontenti rispeto ai pochi che possono nutrire una certa gratitudine.
    Marcello

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    1. Certo che l'invidia è una gran brutta bestia !
      Se io avessi pensato solo ai miei interessi, non mi sarei battuto (e sbattuto) da tanti anni, come curatore de L'Arte e il Torchio, per promuovere tanti artisti e giovani italiani promettenti (controlli i numeri dal 1999, se mai conosce la manifestazione), attraverso mostre di qualità che potessero reggere il confronto con quelle in altri paesi più evoluti, mostre esportabili anche all'estero, come è stato per la "Incisione Italiana Under 35" a Cracovia nel 2005; o per realizzare ad esempio la grande donazione/scambio dei "Maestri dell'incisione italiana contemporanea" al Museo della Slesia di Katowice nel 2011.
      Caro signore, noi stiamo facendo, con pochi mezzi ma con grande attenzione alla qualità, quello che le istituzioni pubbliche dovrebbero fare per la promozione dell'arte (anche incisoria) nel nostro paese. Oggi (per deluderla) stanno giungendo a Cremona centinaia di e-mail con attestati di stima da parte di artisti ed esperti del settore a sostegno della Manifestazione, che vengono (senza essere "filtrate")inoltrate al Sindaco di Cremona. Se lei non ha mai visto la Biennale e non figura fra i tanti che sono stati invitati a partecipare, ci dispiace.
      Cordialmente
      Vladimiro Elvieri

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  6. Quando la pubblica amministrazione chiude un evento culturale è sempre una sconfitta. Nel caso di Cremona siamo veramente al paradosso: il Comune, cioè la collettività, acquisisce ad ogni biennale un numero notevole di opere d'arte, che oltre al valore prettamente economico, rappresentano un patrimonio artistico incredibile! Una selezione dei più prestigiosi artisti contemporanei dai cinque continenti, che rappresenta uno spaccato dell'incisione oggi. Oltretutto si tratta di un evento che ha lanciato molti giovani incisori italiani (magari privi di "sponsor" o "amici" ma pieni di talento). L'Arte e il Torchio rappresenta quindi un momento di ricchezza culturale che va ben oltre la nicchia degli adepti dell'arte incisoria. Non va poi trascurata la parte di laboratori didattici che vengono allestiti durante la biennale e che hanno permesso a migliaia di bambini di avvicinarsi ad un'arte tanto antica quanto poco conosciuta. Facciamoci sentire e sosteniamo l'Arte e il Torchio assieme a tutte le iniziative di questo tipo in Italia.

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  7. Anche “Grafica ed Ex Libris” di Casale Monferrato ha avuto annullato il contributo del Comune e sta chiedendo un autofinanziamento agli artisti per la prossima edizione, ma non sta avendo altrettanta attenzione e mobilitazione.
    Roberto

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    1. Forse proprio perché invece di darne pubblica comunicazione si è scelto di chiedere 80,00 euro per partecipare alla stregua di una squallida mostra a pagamento.
      Alberto

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  8. Se il commento di Cassandra è riferito a Totò, ha sbagliato completamente indirizzo. Totò non è legato a nessuna associazione,non paga quote di iscrizione e soprattutto NON HA pruriti di protagonismo bussando qua e là per essere accolto.Oltre ad avere inviato già la e-mail di solidarietà, il mio suggerimento voleva portare alla luce della gente di Cremona la sconfitta di una realtà Storico Culturale. Sarebbe ora di finirla col ghettizzare se stessi in forma di associazioni e di rassegne, riducendo a circoli chiusi il proprio operare, come fossero ferrovieri o pescivendoli.

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  9. Tutta la mia solidarietà con questa e le altre rassegne la cui soppressione è motivata dalla carenza di fondi, ma voglio far presente che il prossimo 6 Ottobre in Sardegna s’inaugura la prima edizione della Biennale d’Incisione intitolata a “Carmelo Floris” e non credo che il piccolo comune di Olzai in provincia di Nuoro abbia una situazione di bilancio tanto diversa da quella delle altre città italiane. Più concretamente credo si tratti di precise scelte “culturali” anche quando la cultura si sceglie di affossarla.
    Andrea Marras

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  10. 'E la conferma del basso livello intellettivo di chi ha il potere di decidere e di chi li " manda" in quel ruolo, anziché mandarli al posto che meriterebbero.
    mario

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