sabato 1 agosto 2015

CUOR MIO

Come fulmine a ciel sereno
si scaricò su me
di buon mattino
l'amico Alfredo:
-Su!
vieni
via!
alzati!
Fai presto!
andiamo a vedere
le acqueforti.
- Alfredo Alfredo
di questo cuore –
rispondo
spiegando un’ala
aprendo un occhio a metà
e con un interminabile
sbadiglio
preparandomi a vivere:
- mi dispiace di dirtelo
ma non ci penso neppure
né ci posso venire.
-Su!
sveglia!
Alzati!
Vestiti!
Fai presto!
Vedrai come sono belle
le acqueforti.
- Sto tanto bene così
che nessun genere di acque
mi potrebbe muovere
e ti prego vivamente
di levarti dai piedi
e lasciarmi dormire.

Svegliandomi
poche mattine dopo
venni assalito di soprassalto
da una smania incontenibile
violenta
bestiale
provocata non v’ha dubbio
dal ricordo di Alfredo
inconsciamente
di vedere delle acqueforti.
Saltai dal letto in furie
finendo di vestirmi
per le scale
aggirandomi
solo e ramingo
per tutta la città
trafelato
disperato
dannato
disfatto
senza riuscire a vedere
un’acquaforte.


Aldo Palazzeschi, 1968

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