lunedì 27 febbraio 2012

NUOVA BIENNALE ALL’ORIZZONTE

«Il Comune di Olzai ha istituito la prima edizione della ''Biennale dell'Incisione Italiana - Carmelo Floris''. Presentate le richieste di finanziamento alla Regione, Fondazione Banco di Sardegna e altri Enti pubblici.»

                                     Traggo le notizie dal sito ufficiale del Comune di Olzai, riportandole tra virgolette, e da qualche indiscrezione raccolta.
«… La manifestazione, articolata in varie fasi, prenderà il via il prossimo mese di marzo con la spedizione degli inviti ai più famosi incisori italiani. A giugno, la Giuria degli Esperti selezionerà le migliori stampe calcografiche e assegnerà i venti ''premi-acquisto'' previsti dal regolamento. Quindi, a settembre sarà inaugurata la mostra collettiva di tutti gli artisti partecipanti alla Biennale e sarà presentato il catalogo delle opere, mentre a dicembre si svolgerà la cerimonia delle premiazioni.»
Non essendo ammessi per concorso viene risparmiato agli artisti il dispiacere dell’esclusione, la partecipazione sarà ad inviti, pertanto se non è possibile farsi selezionare è però possibile farsi invitare, probabilmente si è ancora in tempo per fare la telefonata giusta «…La direzione artistica della ''1° Biennale dell'Incisione Italiana - Carmelo Floris'' è stata pertanto affidata al professor Enrico Piras, uno dei più grandi incisori italiani contemporanei e profondo conoscitore dell'opera di Carmelo Floris. Ma anche la Giuria degli Esperti nominata dalla Giunta comunale è costituita da autorevoli personalità del mondo accademico e artistico, come il professor Paolo Bellini di Milano, direttore della rivista ''Grafica d'Arte'', il critico d'arte toscano Nicola Micieli e la docente universitaria cagliaritana Maria Grazia Scano Naitza.»
Sembra “l’uovo di Colombo” eppure, fin ora, non mi pare si abbiano precedenti: il principio è semplice invece di scontentarne 499 partecipanti per premiarne uno solo con cinquemila Euro, si può far contenti 500 artisti con dieci euro ciascuno. Certo ho esagerato perché i rapporti non sono questi (né per il numero degli artisti né per la ricompensa), ma il senso è proprio quello di accontentarne la maggior parte e scontentarne in meno possibile, almeno per quanto riguarda il gruppo degli invitati che ovviamente saranno i “più famosi incisori italiani”, si potrebbe intendere che tra i tanti validi saranno invitati i più famosi quindi chi non sarà presente a questa biennale… non si preoccupi sarà laureato “più famoso” alla prossima edizione. Si potrebbe inoltre cavillare sulla differenza tra notorietà e validità: intimamente anche il meno noto tra gli incisori si dispiacerà per non essere stato contattato, ma presupponendo la qualità di tutti chi sarebbe disposto a partecipare ad una rassegna riservata ai “meno famosi incisori italiani”?
Gli artisti invitati presenteranno due diverse opere e saranno queste ad essere valutate dalla giuria, non so se la differenza tra premiare l’artista e premiare l’opera sia una significativa distinzione o una sottile ipocrisia e, non avendo letto il regolamento ufficiale, io la interpreto così: in mancanza di una specifica clausola è ammissibile che ambedue le opere di uno stesso artista siano giudicate più meritevoli di altre e pertanto a qualcuno spetti il doppio premio. Non so se verranno fatte scelte di questo tipo o se si preferirà non agitare le acque e assecondare la tendenza di accontentare il maggior numero, infatti, secondo indiscrezioni, pare che l’idea originaria fosse quella di invitare tanti artisti quanti i previsti “premi-acquisto” da elargire (presumibilmente 650,00 Euro per ciascuno), ma come sempre accade il numero degli invitati è cresciuto e forse qualcuno la telefonata giusta è già riuscito a farla, pertanto non sarà comunque possibile ricompensare tutti, ma, nello spirito di non scontentare troppo, si ipotizza (altra indiscrezione che vedremo se verrà confermata) che coloro che non riceveranno un compenso in denaro avranno la consolazione di essere invitati nuovamente anche alla successiva edizione.
Di certo c’è che sull’ortodossia tecnica non si transige: le opere dovranno essere realizzate con tecniche dell’incisione originale e stampate in bianco e nero, vedremo dai risultati se considerarlo come un “colpo di coda” del passato che resiste o l’inizio di un interesse che rinasce.
«a conclusione della prima Biennale, le venti incisioni premiate rimarranno definitivamente di proprietà della Pinacoteca Comunale Carmelo Floris. Quindi, nel corso delle successive edizioni, il Comune di Olzai potrà incrementare il suo consistente patrimonio artistico».
Si conferma l’affinità tra l’incisione e i piccoli centri italiani.
Quel che conta è esserci ed essere presenti alla prima edizione è preferibile, non perché è più prestigiosa di quelle che seguiranno (anzi, come dimostrano altre analoghe iniziative, generalmente nel tempo si migliora), ma perché stante l’attuale situazione economica non è detto che gli enti coinvolti siano in grado di confermare il finanziamento anche per una successiva edizione.
«Per avviare la prima fase della manifestazione il Comune di Olzai ha già stanziato 30 mila euro. Un investimento consistente per la comunità, ma indispensabile per stimolare l'economia e imprenditoria locale attraverso la valorizzazione e promozione del consistente patrimonio artistico. Quindi, per la completa realizzazione del progetto il Comune di Olzai confida nell'aiuto della Regione, della Fondazione del Banco di Sardegna, della Provincia di Nuoro e di altri Enti pubblici ai quali sono state inoltrate le richieste di finanziamento».
Si comprende la volontà di prolungare il più possibile la durata dell’evento, ma lascia molto perplessi l’aver scisso l’inaugurazione della mostra (Settembre) dalla premiazione (Dicembre), tanto più che la giuria avrà già fatto le proprie scelte a Giugno. Chiedere agli artisti di affrontare due viaggi mi sembra troppo e a cosa sono destinati i “segreti di Pulcinella” è stato oggetto di uno dei primi post, pertanto auspicherei un cambiamento di programma per un’unica bella festa dell’incisione.
Ho riferito le intenzioni organizzative (ufficiali e ufficiose) e la riuscita verrà valutata da diversi punti di vista: per gli organizzatori sarà fondamentale il numero di presenze che si riuscirà ad attirare e il così detto “riscontro mediatico”; per l’aspetto prettamente artistico dipenderà dalle qualità delle opere (responsabilità degli artisti), della mostra e del catalogo (responsabilità del curatore). Nell’attesa non resta che incrociare le dita, o compiere altri gesti scaramantici, innanzitutto affinché l’iniziativa si realizzi e ché questa anticipazione risulti comunque di buon viatico.

8 commenti:

  1. Sembra una buona e importante iniziativa, chissà quale sarà l’impostazione curatoriale. Si potrebbe lanciare un “Totoinviti”.

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    1. Darei come favorita una classica “frittura mista” con un po’ di tutto tra i “figurativi”, poco di “astratto” e nulla di “informale”.
      I nomi mi sembrano alquanto prevedibili e contemporaneamente me ne vengono in mente altrettanti validi che trattano temi simili, ma scommetterei che la scelta ricadrà sui primi.

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    2. Secondo Michele dobbiamo intendere che, per esempio, tra Cotugno, Ceschin e Zaliani ad essere invitato sarà il più prevedibile ovvero Cotugno? Vedremo.

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  2. Se i nomi sono questi per me questa NUOVA biennale è già VECCHIA.
    Solo bianco e nero? E come faremo senza il Bracchitta?

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  3. 'E proprio vero, siamo entrati nell'era delle BIENNALI.Ogni città del mondo, grande o piccola che sia,vuole la sua biennale.Quello che era un fenomeno artistico spesso diventa un mezzo per promuovere il turismo e fare cassa.Spero non succeda questo per la bella Barbagia.

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  4. L'organizzazione della Biennale ha scelto, di proposito, questa formula a "invito". Gli atti della manifestazione sono pubblici e molte risposte alle domande contenute nel "blog" sono contenute nel Regolamento pubblicato nel sito ufficiale del Comune di Olzai (www.comune.olzai.nu.it) insieme all'Elenco degli Artisti invitati, predisposto dal direttore artistico senza "telefonate giuste".... !

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  5. Considerando l’impostazione regionalistica e prescindendo dai singoli artisti, mi meraviglio solo che non siano rappresentate le Marche.

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  6. A Olzai stanno procedendo bene, lasciamoli lavorare tranquillamente.

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