L’incisione tra storia, tecnica e segno grafico
Quattro incontri con Vladimiro Elvieri presso "Lo Studiolo"
di via Beltrami 26, Cremona
La
rassegna internazionale “L'Arte e il Torchio” riscopre - attraverso quattro
incontri, dal 17 gennaio al 7 febbraio, presso "Lo Studiolo" di via
Beltrami - la storia dell’arte dell’incisione, d’invenzione e di traduzione,
dagli inizi ai nostri giorni, vista attraverso le opere dei grandi maestri. In
quattro appuntamenti saranno illustrati attraverso le varie tecniche incisorie
- da quelle dirette (bulino, puntasecca, maniera nera) a quelle indirette
(acquaforte, acquatinta, ceramolle, ecc.), dai metodi a rilievo (xilografia e
linoleografia) fino a quelli “sperimentali” del ’900 - i percorsi creativi e
innovativi dell’arte a stampa. Percorsi generati dall’uso manuale di punte e
scalpelli, di acidi e di inchiostri su lastre di metallo o di legno stampate su
carta mediante torchi e presse, spesso anticipatori, a volte più della stessa
pittura, di nuove visioni del mondo. Una libertà espressiva conseguita per
mezzo di una costante sperimentazione di mezzi e di possibilità, sempre
condotta però nell’ambito dell’incisione originale e cioè della realizzazione
della matrice da parte dello stesso autore, senza l’ausilio di operazioni
foto-riproduttive nella resa finale dell’immagine. Una forma d’arte, quella
dell’incisione, che secondo Charles Baudelaire, permette di esprimere ai più
alti livelli la propria personalità.
Proprio
l'ampio spettro della ricognizione proposta da Vladimiro Elvieri, anima della
rassegna "L'Arte e il Torchio", offre la possibilità un confronto
diretto tra tecniche ed artisti e diviene stimolo per percorsi di conoscenza
che indaghino tutto il mondo creativo, rendano possibili confluenze tra eventi
estetici e visioni scientifiche, consolidino convergenze tra procedure tecniche
e stimoli fantastici.
L’incisione
attraversa, infatti, tutta la storia dell’Umanità, dalle ossa incise con
strumenti litici ai manufatti di epoca romana, dalle tecniche orafe medievali
dell’Agemina e del Niello all’invenzione del torchio calcografico e
dell’incisione su matrici di metallo per trarne delle stampe. Una rivoluzione
epocale che ha permesso, insieme all’invenzione dei caratteri mobili, la
diffusione della cultura nel mondo.
Giovedì 17 Gennaio
La
prassi dell’incidere
Il
primo incontro della rassegna, ripercorrerà proprio "La prassi
dell’incidere", dai graffiti rupestri alle tecniche dirette del bulino,
puntasecca e maniera nera.
24 Gennaio
Le
tecniche indirette dal XVI secolo ad oggi
saranno
invece illustrate "Le tecniche indirette dal XVI secolo ad oggi". La
nascita dell’incisione indiretta, ossia mediante l’uso di acidi per scavare le
matrici in metallo, ha permesso, da Cinquecento, una maggiore facilità
d’esecuzione rispetto alla difficoltà del bulino, al punto che, a tutt’oggi,
l’Acquaforte risulta la tecnica d’incisione più diffusa. A questo metodo, dalla
fine del Settecento fu spesso associata l’Acquatinta, in grado di esprimere in
aree tonali, gli elementi chiaroscurali dell’immagine.
31 Gennaio
Metodi a rilievo
La
lezione sarà dedicata - - al Settecento ed alla scuola veneta, ma anche alla
Xilografia e alle tecniche a rilievo, nelle quali l’inchiostro viene posto
sulla superficie della matrice in legno mediante rulli. Saranno infine
illustrati i metodi innovativi nell’incisione del Novecento, sperimentati negli
atelier parigini di Henri Goetz e di Stanley William Hayter.
7 Febbraio
Tre video sull’incisione “sperimentale”
del ’900
Concluderà la rassegna la
proiezione di tre filmati video relativi ai metodi incisori sperimentati nei
maggiori atelier parigini del secolo scorso, da Stanley William Hayter alle
prese con il bulino e la stampa a colori simultanei con un solo passaggio al
torchio presso il famoso Atelier 17, alla tecnica del carborundum inventata da
Henri Goetz, fino ad un raro documento registrato a Cremona nel 2004, quando
Hector Saunier e Chen Shu-Lin, si confrontarono con le tecniche Hayter e altri
metodi di stampa a colori simultanei.
La
rassegna è promossa dall'Associazione Culturale "Lo Studiolo" di via
Beltrami 26, Cremona, in collaborazione con Cremonabooks.
La
partecipazione è libera. Poiché la frequenza è limitata a 30 posti è necessaria
la prenotazione.
Per
informazioni ed iscrizioni è possibile contattare direttamente Vladimiro
Elvieri (tel. 0372 30410; e-mail: info@elvieri-toni.com).
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