domenica 16 dicembre 2012

LISTINO PREZZI


Heinrich Aldegrever
I demoni portano all'inferno il ricco Epulone
bulino XVI sec.









In relazione alla discussione sui costi della cultura e nel momento in cui avevo appreso della soppressione dei finanziamenti a “L’Arte e il Torchio”, avevo pensato ad un post su come fanno gli altri a “campare”.
 Avevo rinunciato anche per la noia di ribadire considerazioni ritrite.
Nel frattempo i politici hanno già trovato la parola magica: AUTOSOSTENIBILITÀ.
In teoria vuol dire che le iniziative culturali devono trovare in sé stesse i fondi per finanziarsi (come possa fare, per esempio, una biblioteca ad autofinanziarsi proprio non ci arrivo).
In pratica vuol dire che terranno per i loro comodi anche i pochi spiccioli che erano destinati alle attività culturali.
Alla luce di tale innovativa concezione quelle che ritenevo delle iniziative da stigmatizzare appaiono fulgidi esempi da seguire. Ecco pertanto un elenco, del tutto incompleto e casuale, di alcune iniziative “autosostenibili” o “autosostenute” (non ho ancora acquisito dimestichezza), appena un assaggio senza alcun commento e limitandomi ai dati oggettivi rilevati.
Invece di “Tassa di iscrizione” o di “Quota di partecipazione” si potrà definire CONTRIBUTO DI AUTOSOSTENIBILITÀ, (vi pare poco?) s’intende generalmente riferito alle “spese di segreteria” quindi è da intendere che non si tratta di iniziative speculative in quanto tutto il ricavato dovrebbe servire a coprire i costi di organizzazione, ma…
quasi mi pento di aver premesso che non avrei commentato.
Ma… se avanzasse “qualcosa” sarebbe la dimostrazione che anche la “cultura”, se ben “amministrata” può risultare “redditizia” e quindi perché non vi date da fare invece di elemosinare soldi pubblici?
Generalmente l’organizzazione standard comprende: pubblicità dell’iniziativa, spese di corrispondenza (poiché, nella totalità dei casi, le opere non vengono restituite non si capisce a cosa sia riferita questa voce, essendo gli inviti diramati via e-mail e l’invio delle opere a spese dei partecipanti), stampa di inviti, locandine e catalogo della mostra, allestimento (che può variare dalla tradizionale cornice ai pannelli espositivi e si vedono anche fogli stesi come panni ad asciugare), rinfresco.
Non sono previsti premi in denaro.
L’andazzo come si può notare è globalizzato ed ecco il listino di quest’anno:

GRAFICA ED EX LIBRIS XI Edizione
Casale Monferrato.
Un solo esemplare di tre lavori di Grafica e/o alcuni Ex Libris (da 3 a 9).
Prevista stampa del catalogo.
Nessuna indicazione sulla restituzione delle opere.
“Contributo richiesto” 80,00 Euro.

 “First International Miniprint and Ex Libris Competition- Edition 2012”
IMAGINARIO Art Gallery, Buenos Aires (Argentina).
Massimo tre opere per ciascuna categoria, in due copie firmate e numerate, che non saranno restituite.
Prevista stampa del catalogo.
Quota di partecipazione 50 Dollari più 10 dollari per ogni opera aggiuntiva.

"Continuità"- II Biennale di Grafica Contemporanea Premio Diego Donati

Perugia.
Un’opera in un solo esemplare che non sarà restituita.
Nessuna indicazione sulla stampa del catalogo.
Quota di partecipazione 70.00 Euro.

11TH L E S S E D R A WORLD ART PRINT ANNUAL MINI PRINT 2012

LESSEDRA Gallery & Contemporary Art Projects, Sofia (Bulgaria).
Massimo tre opere, dimensioni massime della carta cm 29 x 23.
Opere non restituite.
Prevista pubblicazione del catalogo.
Tassa di partecipazione 50,00 Euro per l’Europa, 80 Dollari per le altre nazioni.
Nel caso in cui le opere venissero rifiutate la tassa di partecipazione verrà restituita detratte le spese postali per le spedizione delle opere.

ASSOCIAZIONE INCISORI SICILIANI - CREAZIONE DI UN SEGNALIBRO
Dimensioni richieste cm 20 x 5 con dimensioni della matrice libere; “realizzato solo ed esclusivamente per (sic) tecniche calcografiche”, tiratura 30 esemplari.
All’artista incisore che aderisce al progetto verranno inviati N° 30 SEGNALIBRI diversi degli autori partecipanti. Una mostra itinerante verrà realizzata nel 2013 con la stampa di un pieghevole che illustra l’evento.
Si richiede un contributo spese di € 15,00.

GLOBAL PRINT 2013
Alijó (Portogallo)
Richiesta una sola opera realizzata con tecniche tradizionali, incluso stampa digitale e installazioni, senza limitazione di dimensioni.
Prevista restituzione dell’opera qualora non venisse venduta nè donata.
Prevista stampa del catalogo
Contributo spese rischiesto € 50,00.

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4 commenti:

  1. Scusate, mi sono perso qualcosa, ma le mostre a pagamento non erano considerate nell’arte alla stregua della feccia?

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  2. La mostra di Casale Monferrato fino alla scorsa edizione si fregiava di essere esclusivamente ad invito, ora è diventata aperta a chiunque paghi la quota di partecipazione ritenendo che sia questo il modo per reagire alla crisi.
    Mi sembra una scelta dequalificante che inoltre fa torto agli artisti che avevano aderito alle passate edizioni.

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  3. Io continuo a credere che vi sia ancora una sostanziale differenza di merito tra essere appositamente invitati e il pagarsi la partecipazione a una mostra.
    Paolo

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  4. Nel numero di Gennaio di “Archivio” sono segnalati gli incisori italiani che hanno partecipato ad alcune mostre all’estero, per curiosa coincidenza una mostra era a pagamento, un’altra a partecipazione gratuita ma con selezione e la terza ad invito, ovviamente non si fa cenno a queste differenze.
    Quale prestigio, quale credibilità, quale serietà per un’artista aderire, anche pagando, a qualunque occasione pur di mettersi in mostra?

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