giovedì 28 febbraio 2013

AAA. BLOGGER CERCASI

«Se tanta gente muore prima di aver imparato a vivere, è perché vive come se non dovesse mai morire.»
Daniel Defoe, Vita, avventure e piraterie del capitano Singleton,
Ed. Rizzoli, Milano 1959.




«”Forse preferite pensare”, proseguì inarrestabile il vecchio, “di non somigliare a nessuno, di essere unico. Ho scoperto che sono in molti a farlo, purtroppo, soprattutto tra gli aristocratici, ma, secondo la mia sincera opinione ed esperienza, non è che orgoglio e vanità. Nel bel mondo, essere come gli altri è un peccato peggiore di tutti quelli su cui potrei fornirvi indicazioni. Si è completamente frainteso il primo comandamento. Come sapete, dio non ha , e non vuole avere, un suo simile. Ma questo primo comandamento non è forse l’origine stessa della vanità e dell’orgoglio? Dio stesso non ha dato il buon esempio. Scherzi a parte, l’umiltà non è certo la caratteristica precipua di dio, ed è per questo, caro signore, che tutti noi cerchiamo sempre di innalzarci, sopra le nostre possibilità, sopra la nostra posizione, sopra gli altri.»
Björn Larsson, La vera storia del pirata Long John Silver, Ed. Iperborea, Milano 1998. pag. 180

Non è un caso se negli ultimi post sono riportate citazioni da fonti che si dichiarano espressione “Vera” o “Veridica” della “Storia”.
Il fatto è che anch’io ho acquisito la consapevolezza della ineluttabile verità che il tempo e le energie ormai non sono più dalla mia parte. Coerentemente con lo spirito corsaro, o meglio piratesco, che ha caratterizzato il blog potrei ammainare definitivamente la Jolly Roger e abbandonarlo alla deriva lasciandolo naufragare, come avevo ipotizzato in un precedente post, invece “col poco tempo che mi resta da questo lato della fossa”, come direbbe il vecchio Silver, ho deciso di passare il timone, cioè passare il blog a qualcuno disposto ad occuparsene.
La mia decisione era già stata presa da molto tempo e la mia straripante presunzione non poteva trovare analogia migliore così ho scelto il giorno e l’ora (le 20,00 del 28 Febbraio 2013) per darne comunicazione in coincidenza con l’altra storica “rinuncia”, affacciarmi alla finestra mi riusciva benissimo, ma anche per me è arrivato il momento di “salire al monte”, però è meglio che mi limiti a scherzare coi fanti e… non vorrei attirarmi anche le accuse di vilipendio e blasfemia oltre a quella, ormai abituale, di cazzeggio.
Ovviamente non sarà indetto alcun conclave, ma entro i prossimi sei mesi chiunque fosse interessato a prendere in carico il blog potrà far pervenire al mio indirizzo e-mail (onoriodelvero@gmail.com) un testo (la recensione di una mostra, la presentazione di un artista, una considerazione generale sull’incisione…) non superiore a 4000 battute (spazi inclusi), scritto nello spirito del blog, preferibilmente tramite una e-mail temporanea e identificandosi con uno pseudonimo o una serie numerica (ma se questo crea più complicazioni di quante se ne vorrebbero evitare, adottate la forma che vi riesce più semplice).
Inviando il testo si accetta che possa essere pubblicato nel blog.
Eventuali ulteriori contatti avverranno in privato.
Alla scadenza dei sei mesi agli aspiranti non verrà comunicato alcun esito, solo al diretto interessato verranno forniti i dati di accesso al dominio che potrà modificare ed operare in assoluta autonomia.
La cessione del dominio è totalmente gratuita, non occorre sottoscrivere alcun accordo, ma solo con un impegno d’onore (come tra “gentiluomini di ventura”) si richiede di mantenere la stessa denominazione del Blog e la stessa eteronomia, non dare alcuna notizia del passaggio e, secondo un principio che s’impone in queste circostanze, considerare il blog indipendente da finalità commerciali, da propaganda politica e da proselitismo religioso, considerando la passione per incisione come unica professione di fede.
Così è deciso.

«Sì. Signor Defoe, a giudicare da queste scene della mia vita, avrete senz’altro capito quanto sia stato penoso, per uno come me, vivere tra  gente che è come sono tutti. A volte ho l’impressione di aver passato la mia esistenza a cercare di far ragionare gli altri. Ma a cos’è servito? Ha fatto qualche differenza, alla fin fine? Non hanno che da prendersela con se stessi, dannazione, per non avermi dato retta. È forse colpa mia, se sono qui sulla mia scogliera, l’ultimo di una razza in via di estinzione?»
B. Larsson, op. cit. pag. 212

«La mia vita, signor Long, non è stata altro che una lunga commedia degli inganni. In breve, non mi è appartenuta. Così ora scrivo di Crusoe, Moll Flander, Singleton e tutti gli altri per non dover essere me stesso. O forse proprio per essere me stesso, invece, per la prima volta in tutta la mia esistenza. Mi seguite?
“No”.»
B. Larsson, op. cit. pag. 360

24 commenti:

  1. Mi dispiace molto tu voglia abbandonare il timone. Trovavo una sorta di conforto nel leggere i tuoi articoli. Spero che il tuo successore sia alla tua altezza...sarebbe un peccato se questa bella nave affondasse.

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  2. Salve odv,
    se l'anima di un blog è data dai suoi commenti, discorso a parte per qualche articolo, questo blog sembrerebbe morto. Questo, immagino, incida anche sul blogger (e i suoi eventuali successori).
    Credo che la scelta di utilizzare blogspot come canale di comunicazione non sia stata delle più "felici". Blogspot sarebbe potuto essere un punto di partenza, ma i social network sono quelli che mobilitano vere discussioni. Il blog, per la sua struttura, è di per sè limitato.

    Comprendo la scelta però, in linea con il carattere "piratesco", la possibilità dell'anonimato permette a chiunque di dire la propria senza rivelarsi....tuttavia, ribadisco, che non può e non dovrebbe essere l'unico canale.

    Blogspot funziona molto bene nel caso in cui una comunità di utenti (in questo caso incisori o appassionati d'arte) abbiano alle loro spalle un blog (nella stessa piattaforma) e che discutano di temi analoghi....allora ( io blogger ) vado a dare un'occhiata e commento i loro articoli e di conseguenza la curiosità porta loro a sapere chi sono e cosa faccio...questo permette una buona fruizione tra i vari blogger e anima i blog stessi. Ma se, viceversa, non c'è questo scambio attivo di commenti...blogspot muore... questo influenza anche chi scrive gli articoli (malgrado lo faccia per pura passione personale) che, non ricevendo commenti, sulle lunghe distanze inizia a risentire la pensantezza generale nel suo operato.

    Invece, avere un canale aperto in un qualsiasi social network, ad esempio avere questo profilo di blogspot collegato ad un twitter (nel quale si è creata una rete di collegamenti ) permetterebbe di twittare le informazioni qui riportate cosi che si avrebbe un bacino di utenza maggiore (ovviamente i twittati devono avere gli stessi interessi).

    Con fb già è più complesso perchè la gente non può restare nellanonimato almeno che non si crei un modo per tenere nascosti i seguaci (ma non so bene come funziona).

    Insomma, in generale, quello che voglio dire e che con tutti questi nuovi metodi di comunicazione questo blog avrebbe potuto fare molto ma molto più rumore di quanto (nel suo piccolo) non ne abbia realmente fatto...ed è un peccato perchè, da quel poco che ho visto, il potenziale c'era.

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    1. La penso esattamente al contrario: Il blog è la scelta giusta poiché le considerazioni espresse nei post necessitano di una adeguata estensione per essere argomentate compiutamente e la brevità di Twitter non lo consentirebbe.
      Inoltre non credo che sia stata la ricerca del consenso ad aver avviato il blog, pertanto non è il numero dei commenti ad aver influito nella scelta anche perché molte osservazione sono di una tale evidenza da non richiederne. Ma tutto questo è solo una mia interpretazione.
      Paolo

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    2. È vero che su alcuni post c’è poco da commentare e, pur consapevole che non spetta a me interpretarne le intenzioni, ritengo che questo blog non ha mai aspirato a cercare ruffiani consensi. Credo inoltre che se esistesse un archivio dei contatti si troverebbero insospettabili frequentatori.

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    3. allora scusate (visto che ne stiamo parlando e anche in funzione di chi subentrerà), qual'è lo scopo di un blog?
      Per la natura stessa del blog è previsto uno scambio tra bloggers e blogger, se non si vuole ricercare consensi esistono delle piattaforme specifiche (i siti, ormai anche 10 euro all'anno) molto meglio disposte a livello strutturale per garantire anche una presentazione e una gestione migliore delle pagine. Li non si commenta, si osserva solamente.

      Questo blog, ha più il sapore di un diario di bordo, iniziato per "cazzaggio"(quel tipo di cazzeggio che sa quale tono utilizzare e non di quello sterile e ridicolo che si trova in giro) ma che ha riscontrato un notevole interesse generale (sia tra i pro che tra i contro).

      Dunque perchè non spostare il blog e trasformarlo in un sito? L'etichetta non conta, l'importante è il contenuto...ok...ma un buon contenuto senza una buona forma perde parte del suo potenziale.
      Quello che il blog ti offre, in più, sono i commenti...senza quelli la gente non si sofferma che alla sola lettura...non c'è scambio nè confronto la dove invece è quella la vera natura di un blog. Io, scrivo qualcosa per vedere quali reazioni suscita...se trovo muro allora cambio piattaforma continuando a scrivere come ho sempre fatto.

      C'è forse un pò di egocentrismo nella mia visione, ma se non si desiderano commenti si può anche scrivere un diario a casa propria e tenerlo bello nel cassetto invece che condividerlo con altri...questo è il sapore di questo blog, un diario pieno di contenuto chiuso in un cassetto digitale.

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    4. La lettura del commento precedente è pienamente corretta e di buon senso, dimostrando consapevolezza dei media, ma interpreta “consensi” nel senso di “riscontri” (che interessano, eccome), mentre i “consensi ruffiani” ai quali faceva riferimento Maurizio ritengo siano cosa ben diversa e tutti abbiamo chiaro a quali atteggiamenti si riferisse.
      Giorgio

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    5. Sono estranea agli interessi di questo blog, ma sul significato delle parole si è fatta un po’ di confusione.
      Il termine blog è la contrazione di web-log, ovvero "diario in rete" che essendo, per l’appunto, “in rete” non può essere, per sua natura, “chiuso in un cassetto digitale”.
      «Nel gergo di Internet, un blog è un particolare tipo di sito web in cui i contenuti vengono visualizzati in forma cronologica. In genere un blog è gestito da uno o più blogger che pubblicano, più o meno periodicamente, contenuti multimediali, in forma testuale o in forma di post, concetto assimilabile o avvicinabile ad un articolo di giornale»
      (Fonte Wikipedia)

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    6. Forse mi sono espresso male o non hai riletto i messaggi precedenti Carlotta. Con
      "chiuso in un cassetto digitale" intendevo dire che blogspot come piattaforma è poco frequentata...o per meglio dire...per l'ambito di cui questo blog tratta è poco frequentata. Ovvio che è è leggibile a chiunque ma in quanti conoscono la presenza di questo blog? Blogspot è una piattaforma attiva ormai da anni, ma se ti fai un giro tra i vari blog targati blogspot, non trovi attinenza o familiarità con gli argomenti in questi articoli riportati, ergo, chi segue il blog è gente che ne ha sentito parlare per vie trasverse, alcuni lo hanno conosciuto solo dopo che si sono sentiti "chiamati in causa" ma in generale è questo il senso del "chiuso in un cassetto digitale"...semplicemente potrebbe arrivare a ben altri livelli (anche se capisco non è lo scopo di chi scrive).

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    7. Sono tutti discorsi interessanti, ma riguardano la forma del contenitore, mentre la carica di “Morsura Aperta” è nei contenuti che sono “sostanza vitale”.

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    8. Segnalo “Print and Printmaking Enthusiasts” un gruppo di LinkedIn dove il dibattito e lo scambio di informazioni (in inglese) è particolarmente vivace. Anche se gli incisori italiani nella rete di LinkedIn sono numerosi non so se un equivalente gruppo in italiano avrebbe analoghi riscontri, di certo “Morsura Aperta”, anche per l’individualismo del “titolare”, non potrebbe svolgere questa funzione.
      Anch’io interpreto i post come articoli di una rivista tradizionale e i commenti come “la parola ai lettori”, ma probabilmente la mia è una concezione superata.

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  3. Finalmente una buona notizia, peccato solo dover sopportare ancora per altri sei mesi, spero proprio che nessuno si offra per continuare né qui né altrove.

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  4. Da parte mia posso solo testimoniare che grazie al blog mi sono evitato qualche fregatura, ma mi rendo conto che per altri sia risultato gradito come pepe negli occhi.

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  5. Non sarà che il blog è nato per reazione all’ipocrita compiacenza ufficiale?
    Sarebbe auspicabile che considerazioni analoghe a quelle espresse in questo blog si potessero trovare, con altrettanta chiarezza, nelle riviste specializzate e in altri siti e blog, invece la critica d’arte o recensisce solo in positivo le iniziative o le ignora del tutto. Quanto alla rete ad occuparsi di incisione sono soltanto un sito sonnacchioso che si limita a postare i comunicati stampa che riceve e quelli personali degli artisti e delle associazioni: “Cicero pro domo sua”

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  6. C'entra qualcosa il fatto che è stata scoperta l'identità?

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  7. Non posso credere che ci sia qualcuno che veramente auspichi la continuità di questo blog che non ha fatto niente di meglio che attaccare vigliaccamente chi s’impegna concretamente nella valorizzazione dell’incisione.

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    1. Ritengo che la critica condita dall'ironia sia sempre positiva per aprire la mente e gli occhi. Per questo auspico la continuità del blog. Oggi non basta impegnarsi concretamente per la valorizzazione dell'incisione, bisogna anche valutare la qualità delle proprie iniziative.

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    2. Vorrei capire meglio chi sono costoro che s’impegnano “nella valorizzazione dell’incisione” e che sarebbero stati criticati ingiustamente:
      - Il sedicente collezionista che chiede la donazione di opere promettendo mostre e pubblicazioni ?
      - Il presidente della fantomatica associazione che chiede 200,00 euro di iscrizione da versare nel proprio conto privato?
      - Chi chiede 700.00 euro per partecipare ad una mostra collettiva o quelli più modesti che ne chiedono 70,00?
      - Chi elimina indiscriminatamente le sovvenzioni pubbliche alle attività culturali?
      - …
      E per continuare l’elenco basta scorrere gli altri post, alcuni dei quali contengono serie riflessioni sulla contemporaneità, per non dire delle pagine e delle presentazioni di artisti che in nessun altro spazio (reale o virtuale) riceverebbero analoga attenzione.

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  8. Signor O.D.V. Alle Sue citazioni vorrei rispondere, rispettosamente, con altra citazione non mia. Di sicuro per alcuni che seguono il Blog sarà una esagerazione, magari del tipo ruffianesco, ma.. me ne sbatto le palle (Lei capirà: "lo faccio o non lo faccio....."). "Di fronte alle sofferenze del mondo tu puoi tirarti indietro, si, questo è qualcosa che sei libero di fare e che si accorda con la tua natura, ma precisamente questo tirarsi indietro è l'unica sofferenza che forse potresti evitare. F.Kafka.

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  9. Interventi precedenti hanno rilevato l’importanza dei “ commenti”. Ritengo che sia preferibile averne pochi e pensati come i precedenti, perché se si riducessero a quelli che per lo più si trovano in rete cioè ai “Wow!” o “Uaoh!” (ciascuno lo scriva come preferisce), oppure ai “daccordissimo” o ai“???” o ai “Grande!!!”, ma anche i “Vaffa...” vanno molto, meglio lasciar perdere tutto.
    Elisabetta

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  10. io mi chiedo come faccia il signor ODV, dato l'anonimato generale che vige su questo blog, ad essere sicuro che chi fosse interessato a prendere la successione di tale blog, non sia in realtà un "finto interessato" con il solo scopo di acquisire i dati di accesso per poi cancellare tutto.
    Dato che questo blog è scomodo per alcuni, questa sarebbe una ghiotta occasione.

    Dunque, almeno che i successori interessati non siano gente che il sign. ODV conosce (non dico personalmente, ma almeno per scambi di messaggi susseguiti nel tempo) consiglio caldamente di spostare tutto il materiale in altra "piattorma di sicurezza" (è semplicissimo basta copiare e incollare tutto il codice html)...una piattaforma che rimarra assolutamente inattiva e con ad ODV i soli dati di accesso...mentre questa seguirà al successore chiunque se ne faccia carico.
    Saluti

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  11. Sono un lettore di questo blog fin dall’inizio e mi sono proposto come continuatore, ma non scrivo certo per fare “propaganda elettorale”.
    Ho scambiato diverse e-mail in privato con ODV e posso riferire che l’idea iniziale era di abbandonarlo alla deriva e solo dopo insistenze si è deciso a passare il timone.
    Quanto alle reazioni ad averne fastidio sono pochi, sono di più quelli che lo apprezzano, ma la maggioranza è diffidente, teme che relazionarsi sia compromettente, ricevere l’attenzione del blog non dispiace, ma con l’alibi che non vi sia coinvolgimento diretto.

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  12. Credo che la scelta ad esclusivo favore del blog dipenda molto dal significato e dal valore delle parole, infatti a differenza di Facebook dove si è tutti ipocritamente “amici” e a differenza di Twitter dove si richiede di essere addirittura “seguaci”, nel blog si può solo essere dignitosamente “lettori”.
    La lettura è sempre un nobile impegno per la mente vigile.
    La lettura è sempre intrinsecamente critica, non impone alcun atto di fede richiesto ad “amici” o “seguaci” e si può dissentire liberamente, mentre qualcuno auspica un silenzio di comodo.
    Alberto

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  13. Morsura Aperta non esisterebbe fuori da internet e Del Vero non avrebbe alcun riscontro: sono gli svantaggi della democrazia della rete.

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  14. In verità alcuni blog sono solo l’alternativa gratuita a un sito personale.
    Postare i propri lavori rivolgendosi, potenzialmente, al mondo intero è uno dei vantaggi della rete, ma la maggior parte sono visitati solo dagli stessi titolari.
    Ormai si ritiene che se non si è presenti in rete non si esiste, ma sono sempre i contenuti a fare la differenza. “Morsura Aperta” non si limita a fare da sponda a comunicati stampa preconfezionati e proprio perché “discutibili” i post sono di un certo interesse.

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