(Dal comunicato stampa)
«
Shh, – disse a se stesso ».
I libri per il concorso se ne stavano adagiati in
più parti della casa e ognuno sembrava chiamare per essere guardato, studiato,
capito. Chiunque si muovesse lì dentro poteva essere uno della giuria e allora
era importante richiamare la sua attenzione. C’erano pacchi multicolore,
pacchetti piccolissimi e bizzarri, enormi scatole e anche chi se ne stava nudo
come era stato creato, senza un foglio di protezione. Impertinenti, tutti, nel
loro esibirsi.
Poi, ecco, quelli in buste quasi anonime.
« Sfiduciati! Partecipano ma non ci credono e quando gli arriva addosso un premio, una menzione, una segnalazione o, comunque, vengono portati in mostra, restano allibiti. Piangono. Non si capacitano d’essere stati prescelti».
Continuava a muoversi con molta discrezione, era andato lì solo per vedere che tutto fosse a posto, domani c’era la “pre-selezione”. Un rito sanguinario, così nella sua fantasia. Un gruppo professionale avrebbe via via aggredito le opere, le avrebbe esaminate e commentate diventando di volta in volta ilare, dubbioso o furioso a seconda delle qualità che emergevano da quel tripudio di manufatti. Quelli della pre-selezione facevano il lavoro sporco: togliere le opere impresentabili per sciatteria, mettere da parte quelle per la mostra e infine decidere quali sarebbero state portate davanti alla giuria. Occhi attenti, adusi a veder difetti e pregi come un operaio di linea al tocco sa distinguere i pezzi validi da quelli non buoni. Solo che lì non c’erano pezzi meccanici ma una montagna di sogni, speranze e illusioni. È così in ogni concorso. Quando un’opera viene scartata se l’ascolti urla, sa che sarà abbandonata per sempre, guardata con odio dal suo creatore oppure stretta al petto con rabbia.
– Avete detto qualcosa? – domandò a un pacco che aveva urtato.
«Che stupido che sono! Mi dimentico sempre che il frigor coreano fa rumori che sembrano gemiti umani».
Poi, ecco, quelli in buste quasi anonime.
« Sfiduciati! Partecipano ma non ci credono e quando gli arriva addosso un premio, una menzione, una segnalazione o, comunque, vengono portati in mostra, restano allibiti. Piangono. Non si capacitano d’essere stati prescelti».
Continuava a muoversi con molta discrezione, era andato lì solo per vedere che tutto fosse a posto, domani c’era la “pre-selezione”. Un rito sanguinario, così nella sua fantasia. Un gruppo professionale avrebbe via via aggredito le opere, le avrebbe esaminate e commentate diventando di volta in volta ilare, dubbioso o furioso a seconda delle qualità che emergevano da quel tripudio di manufatti. Quelli della pre-selezione facevano il lavoro sporco: togliere le opere impresentabili per sciatteria, mettere da parte quelle per la mostra e infine decidere quali sarebbero state portate davanti alla giuria. Occhi attenti, adusi a veder difetti e pregi come un operaio di linea al tocco sa distinguere i pezzi validi da quelli non buoni. Solo che lì non c’erano pezzi meccanici ma una montagna di sogni, speranze e illusioni. È così in ogni concorso. Quando un’opera viene scartata se l’ascolti urla, sa che sarà abbandonata per sempre, guardata con odio dal suo creatore oppure stretta al petto con rabbia.
– Avete detto qualcosa? – domandò a un pacco che aveva urtato.
«Che stupido che sono! Mi dimentico sempre che il frigor coreano fa rumori che sembrano gemiti umani».
(Dal diario del custode dei Lmmv. Domenica, 6
ottobre 2013)
FESTA DI
PREMIAZIONE
XIX EDIZIONE
DEL CONCORSO
LIBRI MAI MAI VISTI
LIBRI MAI MAI VISTI
Sabato 7 dicembre
2013 ore 16
Russi (RA), Teatro Comunale via Cavour 10
Russi (RA), Teatro Comunale via Cavour 10
GRAN FINALE
CON BUFFET DI LIBRI PER TUTTI
a seguire
INAUGURAZIONE
DELLA MOSTRA
(EX CHIESA IN ALBIS, Piazza Farini)
(EX CHIESA IN ALBIS, Piazza Farini)
Chiusura mostra giovedì 16 gennaio 2014
ore 19.
Orari di apertura: dal mercoledì al
venerdì ore 15 / 19.
Sabato e domenica ore 10 / 12 e 15 / 19.
Chiuso il 25 dicembre e la mattina del 1 gennaio
Nessun commento:
Posta un commento