giovedì 28 maggio 2015

CHI L'HA VISTA?

«Dall'1 aprile al 7 giugno 2015, le Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche di Milano presentano la mostra “GEORGES ROUAULT – OPERE GRAFICHE. Catalogo iconografico” la più completa esposizione di opere grafiche mai presentata dell’artista francese Georges Rouault (Parigi, 1871 – 1958).»
Così inizia il comunicato stampa della mostra di Rouault allestita nelle sale Viscontee del Castello Sforzesco e non avendo particolari competenze per scrivere sull'artista mi limito a segnalare che la mostra merita di essere visitata aggiungendo che il catalogo è stato curato da Paolo Bellini con particolare attenzione alla lettura iconografica delle opere.




Ipercorso espositivo presenta 160 incisioni delle principali serie: Réincarnations du Père Ubu (serie completa), Miserere (serie completa), Cirque, Passion, le due serie dei Fleurs du Mal (in nero e a colori), Cirque de l’Étoile Filante, Souvenirs Intimes, Grotesques e alcune stampe sciolte a colori tra le quali la ben nota "Crocifissione".


L'ingresso alla mostra è libero e sebbene gli addetti alla sorveglianzza tengano conto del numero dei visitatori ho raccolto pareri contrastanti sull'affluenza: c'è chi sostiene che "Rouault" sia rimasto schiacciato tra Leonardo al Palazzo Reale e il nuovo allestimento museale per la Pietà Rondanini di Michelangelo, altri invece ritengono che ne abbia tratto beneficio.
in attesa di visitare il nuovo allestimento della "Pietà Rondanini"
Personalmente non conosco i dati reali di affluenza e probabilmente non li conoscono neanche coloro che hanno espresso le opposte valutazioni, tuttavia sono portato a credere che Rouault  abbia avuto comunque il "suo" pubblico a prescindere da altri eventi, più o meno, epocali presenti contemporaneamente in città.








Attesa(?) / Ingresso alla mostra di Rouault



A parte l'identificazione dei soggetti rappresentati, Georges Rouault non è un artista "facile", è come se il segno spesso che contorna le figure, oltre ad isolarle nello spazio figurativo che raramente si configura in un contesto ambientale, le allontani anche da chi osserva.

Le tre lastre originali biffate e le prove di stampa (solo del nero e a colori)
realizzate dallo stampatore M. Chiodini.

Rouault affronta le lastre delle incisioni calcografiche e le pietre litografiche con lo stesso metodo operativo: la realizzazione è lunga e tormentata più di quanto s'immagini,
Prova di stampa con "remarques"

solo l'occhio esperto riconoscerà le abrasioni e le sovrapposizioni, quel lavorio per modificare anche solo un piccolo dettaglio, inseguendo l'immagine  che l'artista ha in mente. Non è un caso che di alcuni soggetti sono presenti più stadi.










Ho visitato la mostra due volte: la prima volta, come capita spesso a chi visita una mostra di incisioni (oggi, sempre più spesso, non solo di incisioni) in un momento successivo al 
giorno dell'inaugurazione, aggirandomi solitario per gli spazi espositivi gustandomi in tutta 











serenità le opere esposte nell'allestimento standard delle sale Viscontee, con un'illuminazione che lasciava qualche sgradevole zona d'ombra.




Doppia versione dello stesso soggetto in nero e a colori in controparte

Le immagini fin qui postate si riferiscono a questa prima visita, ho rivisto la mostra con una visita guidata dal proprietario di tutti i fogli esposti e le immagini che seguono (di pessima qualità: "mea culpa") si riferiscono a questa seconda occasione.
 
Discussione tra L.T. e O.B.



L.T. illustra il soggetto preferito della sua collezione "Signore sei tu, ti riconosco".


Concludo questo post sottolineando che, come per la mostra bolognese su Klinger, anche questa ampia restrospettiva su Georges Rouault si deve ad un collezionista privato e a questo aspetto sarà dedicato il prossimo post.





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