«Dall'1
aprile al 7 giugno 2015, le Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche di Milano
presentano la mostra “GEORGES ROUAULT – OPERE GRAFICHE. Catalogo iconografico”
la più completa esposizione di opere grafiche mai presentata dell’artista
francese Georges Rouault (Parigi, 1871 – 1958).»
Così
inizia il comunicato stampa della mostra di Rouault allestita nelle sale
Viscontee del Castello Sforzesco e non avendo particolari competenze per
scrivere sull'artista mi limito a segnalare che la mostra merita di essere
visitata aggiungendo che il catalogo è stato curato da Paolo Bellini con
particolare attenzione alla lettura iconografica delle opere.
Il percorso
espositivo presenta 160 incisioni delle principali serie: Réincarnations du
Père Ubu (serie completa), Miserere (serie completa), Cirque, Passion, le due
serie dei Fleurs du Mal (in nero e a colori), Cirque de l’Étoile Filante,
Souvenirs Intimes, Grotesques e alcune stampe sciolte a colori tra le quali la
ben nota "Crocifissione".
L'ingresso
alla mostra è libero e sebbene gli addetti alla sorveglianzza tengano conto del
numero dei visitatori ho raccolto pareri contrastanti sull'affluenza: c'è chi
sostiene che "Rouault" sia rimasto schiacciato tra Leonardo
al Palazzo Reale e il nuovo allestimento museale per la Pietà Rondanini di
Michelangelo, altri invece ritengono che ne abbia tratto beneficio.
in attesa di visitare il nuovo allestimento della "Pietà Rondanini" |
Personalmente non conosco i dati reali di affluenza e probabilmente non li
conoscono neanche coloro che hanno espresso le opposte valutazioni, tuttavia
sono portato a credere che Rouault
abbia avuto comunque il "suo" pubblico a prescindere da altri
eventi, più o meno, epocali presenti contemporaneamente in città.
Attesa(?) / Ingresso alla mostra di Rouault
A
parte l'identificazione dei soggetti rappresentati, Georges Rouault non è un
artista "facile", è come se il segno spesso che contorna le figure,
oltre ad isolarle nello spazio figurativo che raramente si configura in un
contesto ambientale, le allontani anche da chi osserva.
Le tre lastre originali biffate e le prove di stampa (solo del nero e a colori) realizzate dallo stampatore M. Chiodini. |
Rouault
affronta le lastre delle incisioni calcografiche e le pietre litografiche con
lo stesso metodo operativo: la realizzazione è lunga e tormentata più di quanto
s'immagini,
Prova di stampa con "remarques" |
solo l'occhio esperto riconoscerà le abrasioni e le
sovrapposizioni, quel lavorio per modificare anche solo un piccolo dettaglio,
inseguendo l'immagine che l'artista ha
in mente. Non è un caso che di alcuni soggetti sono presenti più stadi.
Ho
visitato la mostra due volte: la prima volta, come capita spesso a chi visita
una mostra di incisioni (oggi, sempre più spesso, non solo di incisioni) in un
momento successivo al
giorno dell'inaugurazione, aggirandomi solitario per gli spazi espositivi gustandomi in tutta
serenità le opere esposte
nell'allestimento standard delle sale Viscontee, con un'illuminazione che
lasciava qualche sgradevole zona d'ombra.
Doppia versione dello stesso soggetto in nero e a colori in controparte |
Le
immagini fin qui postate si riferiscono a questa prima visita, ho rivisto la
mostra con una visita guidata dal proprietario di tutti i fogli esposti e le
immagini che seguono (di pessima qualità: "mea culpa") si riferiscono
a questa seconda occasione.
L.T. illustra il soggetto preferito della sua collezione "Signore sei tu, ti riconosco".
Concludo
questo post sottolineando che, come per la mostra bolognese su Klinger, anche
questa ampia restrospettiva su Georges Rouault si deve ad un collezionista
privato e a questo aspetto sarà dedicato il prossimo post.
Ma chi lo sapeva di questa mostra ???
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