domenica 1 maggio 2016

LA PRIMA PROVA DI STAMPA *

La lastra inchiostrata
Stimandola ad occhio
La poni centrata
Sul piano del torchio

Scegli per la tiratura
La carta con cura
Sarà più duratura 
Se adotti pesante la grammatura

Tra le più raffinate
Di poco collate, mai cialandrate,
Tedesche, di Pescia, d'Amalfi o Fabriano
Le preferisci se fatte a mano

I fogli a misura tagliati
Dal giorno prima li avevi bagnati
Adesso che stampi se troppo inzuppati
Tra carte assorbenti li hai tamponati

Giri la stella
O la manovella
Pigi un bottone
Se sei un pigrone

Il foglio stiacciato
Dal feltro o dal panno
Prende dai segni
L'inchiostro che hanno

Per l'umido foglio
Battuto dal rullo
È lo stesso stupore fanciullo
Di quando hai visto il nero cespuglio

È un orgasmo che torna attuale
La pancia si strizza
Più giù ti si rizza
Vegliardo che bizza

C'è qualche intoppo
Un segno un po' zoppo
Quell'altro a distanza
Non è inciso abbastanza

Manca solo un ritocco al lavoro
Incidendo a bulino
Bevi del vino
E scordi gli errori del capolavoro.

*
 Il componimento, ascrivibile ad una produzione di stampo popolaresco, è attribuito ad Anonimo Italiano del XXI sec.

2 commenti:

  1. Va di poesia come di corpo.

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    1. C'è chi si prende talmente sul serio da prendere sul serio anche le prese per il culo.

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