Da sedici
anni Italia Nostra si è fatta promotrice di una iniziativa volta a far
conoscere gli artisti che si dedicano all'arte incisoria tramite un
"Almanacco" che ogni anno ha raccolto due incisioni per sei artisti a
corredo dei dodici mesi dell'anno. Dalla prima edizione del 1998 si sono
succeduti artisti esordienti e noti, ma il maggior orgoglio, nell'ormai lungo
percorso dell'almanacco, è che alcuni tra i giovani artisiti, che sono stati
invitati a collaborare alla realizzazione dei primi numeri dell'Almanacco, oggi
sono riconosciuti come affermati maestri.
Per il
2015 Italia Nostra ha ritenuto determinante promuovere una nuova edizione
dell'Almanacco realizzato da artisti di fama contando sulla loro collaborazione
per non lasciare decadere l'interesse per una tecnica artistica tradizionale
che oggi appare sempre più penalizzata dall'utilizzo dei mezzi informatici.
Ricorrendo
il 540° anniversario della nascita dell'artista rinascimentale Ludovico
Ariosto, la Sezione di Italia Nostra di Reggio Emilia, condividendo e
partecipando all'articolata attività promossa dalla Fondazione Palazzo Magnani
di Reggio Emilia, ha deciso di dedicare l'Almacacco 2015 alla illustrazione
delle opere di questo straordinario scrittore nell'intento di diffonderne la
contemporaneità del suo operato.
I luoghi
che ospiteranno l'allestimento delle dodici incisioni dell'Almanacco, oltre
alla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, saranno "luoghi
rinascimentali" quali Palazzi e Rocche del territorio emiliano.
I maestri
incisori invitati a partecipare sono:
André
Beuchat
Stefano
Grasselli
Raffaello
Margheri
Toni
Pecoraro
Vincenzo
Piazza
Roberto
Tonelli
La
realizzazione editoriale dell'opera si deve alla Stamperia Mavida di Reggio
Emilia che è anche studio bibliografico e casa editrice di ormai rare,
preziosissime ed esclusive edizioni con incisioni originali. Mavida è forse
l'unica realtà in Italia che ha mantenuto l'originaria finalità di
"stamperia d'arte", non ha ceduto all'escamotage di trasfornarsi in
associazione per compensare il calo delle commissioni, ma con coraggio,
ostinato senso etico e facendosi carico di oneri ed onori, ha costituito, nei
propri ampi e ben attrezzati spazi di lavoro, l'oasi protetta dell'incisione
originale italiana, specializzandosi nella realizzazione di linoleumgrafie a
colori anche di grande formato e dove è ancora possibile realizzare litografie
su pietra oltre a tutte le tecniche calcografiche tradizionali e sperimentali.
Anche
questa nuova edizione dell'Almanacco è stata composta con caratteri tipografici
in piombo, stampata con torchi a mano su carta pregiata, confezionata con cura
artigianale e tiratura limitata a ottanta esemplari numerati con cifre arabe,
fuori commercio, destinata esclusivamente a Musei e Gallerie d'Arte Moderna e
sei esemplari numerati con cifre romane riservati agli artisti.
In tutti
questi anni la presentazione dell'Almanacco è stata affidata al dott. Marco
Carminati, capo redattore dell'inserto culturale della domenica del Sole 24 Ore, con l'intervento "cosa leggere per capire le immagini: le fonti letterarie della nostra cultura figurativa" e da quest'anno anche al relatore Mauro Carrera che dedicherà una attenzione
specifica alla tecnica incisoria ed agli artisti invitati con l'intervento "Gli incisori e l'irresistibile tenzone ariostesca".
La
presentazione dell'Almanacco avverrà a Reggio Emilia, Sabato 25 Ottobre alle
ore 11,00 presso la Fondazione Palazzo Magnani, Corso Garibaldi 31.
Più che "Italia Nostra" sembra "Romagna Mia" visto che cinque su sei sono corregionali. Chi ha scelto gli artisti conosce gli incisori italiani?
RispondiEliminaPer la precisione uno svizzero, due siciliani, un toscano e due emiliani.
RispondiEliminaDue quindi nati in Emilia e altri due che ci vivono.
Con certuni ogni precisazione è inutile: accecati dall'invidia distorcono qualunque realtà per sminuirla solo perché non vi hanno preso parte.
RispondiEliminaAlberto
parole sante.... Meno male che ancora esistono edizioni del genere, merito a chi le promuove. Demerito a chi, invece, non sa fare altro che sminuire il lavoro altrui.
EliminaQuel che mi irrita di questo blog è che nei commenti si finisce sempre (o quasi) col prescindere dal merito di ogni iniziativa.
RispondiEliminaProvo a dare un'interpretazione in positivo dei commenti precedenti: diciamo che ci si sta interrogando se l'ambito geografico di un artista è determinto dal luogo di nascita o dal luogo in cui opera. La distinzione poteva avere senso fin quando anche i linguaggi artistici erano caratterizzati localmente. Oggi qualcuno è in grado di indicare la provenienza di un artista solo vedendo le sue opere? Non sarà che nel 2014 si è artisti senza bisogno di aggiungere altro?
RispondiElimina"Artisti" è una parola grossa.
Elimina