giovedì 22 settembre 2011

UNA PROPOSTA

«Morsura Aperta» vuole tenere nella prossima primavera, da qualche parte in Italia,
un incontro con gli incisori e i collezionisti,
che sia una tavola rotonda e, se si riesce anche un dibattito,
su un argomento scelto dagli stessi artisti e collezionisti.

Si era pensato di coinvolgere anche altre figure del mondo dell’incisione
(stampatori, galleristi, editori..) ma pare non siano più reperibili esemplari viventi.

Sono stati individuati cinque argomenti cruciali e d’imprescindibile urgenza
riguardanti la specificità dell’incisione,
chi è interessato indichi la sua preferenza partecipando al “Sondaggio”

L’argomento che raccoglierà maggiori preferenze
sarà quello che verrà trattato

1) Le stampe e i giovani. Ci sono stati anni in cui si eccitavano anche sfogliando le
    pagine dell’intimo del catalogo Postalmarket… e ora ?
    Che ruolo hanno i maestri? E i bidelli?
2) L’artista e il suo pubblico: come costringere parenti e amici ad essere presenti alle
    inaugurazioni?
3) Il pragmatismo e il consumismo nel mondo della grafica (qualcuno conosce
    incisori che ancora realizzino tirature e le vendano?)
4) L’arte contemporanea è per solitari? Chi pro e chi contro la masturbazione?
     (intellettuale s’intende)
5) Le moderne tecniche informatiche e la stampa. Perché continuare a farsi il
    mazzo per incidere e stampare manualmente una lastra?

P.S.
Ogni riferimento a fatti reali e del tutto voluto.
Il post riprende un concreto progetto di incontro “che sia una tavola rotonda e, se si riesce anche un dibattito” con soltanto qualche “licenza poetica” nell’interpretazione dei temi proposti.
Chi fosse seriamente interessato a partecipare al "sondaggio" reale ecco il link: www.graficadarte.it/sondaggio

martedì 6 settembre 2011

PREMIO PSYCHO PER L’INCISIONE ITALIANA CONTEMPORANEA

Il Blog MORSURA APERTA bandisce la prima (e unica) edizione del Premio Psycho per l’Incisione Italiana Contemporanea.
Per comprendere il senso del titolo si rimanda alla conclusione del post precedente.
Il Premio è “riservato” a coloro che, anche occasionalmente, si occupano, a vario titolo, di incisione contemporanea in Italia:
Artisti (vedi incisori)
Associazioni (immancabili)
Collezionisti (anche se non acquistano)
Comitati (di biennali, triennali… internazionali, nazionali e di condominio)
Costruttori di torchi (vedi negozianti)
Critici (vedi ultima voce in elenco)
Direttori Artistici (di rassegne e musei)
Docenti (vedi professori)
Editori (vedi galleristi e mercanti)
Exlibristi (vedi artisti e collezionisti)
Galleristi (anche per hobby)
Giurie (vedi comitati)
Incisori (anche scarsi)
Maestri (vedi artisti)
Mercanti (ammesso che ancora ne sopravviva qualcuno)
Negozianti di materiali per l’incisione (che conoscono la situazione meglio di tutti)
Professori (anche in pensione)
Stampatori (anche ex)
Storici (vedi critici)
Studiosi (vedi storici)
Teste di Cazzo (pur presenti in ogni ambito costituiscono una specifica categoria)

Insomma chiunque “dovrebbe accorgersi che i tempi sono cambiati” e invece finge o s’illude (o finge d’illudersi anche per illudere gli altri) che l’incisione sia viva e vegeta, ovvero:
Che gli artisti siano oberati di richieste per nuove lastre e che anzi incidano anche troppo.
Che le stamperie siano in piena attività e che anzi si stampi anche troppo.
Che il mercat sia in fermento con vendite e quotazioni in costante ascesa e che anzi crescano anche troppo.
Che le Gallerie d’Arte e i Mercanti specializzati in incisione siano numerosi e che anzi la concorrenza sia accentuata anche troppo.
Che le mostre personali, le rassegne collettive e i concorsi a premi siano frequenti e che anzi se ne organizzino anche troppi.
Che nelle mostre d’arte contemporanea l’incisione non manca mai e che anzi se veda anche troppa.
Che gli studenti delle scuole d’arte e i giovani artisti siano interessatissimi ad apprendere le tradizionali tecniche d’incisione e che anzi i corsi siano affollati anche troppo.
Che le riviste d’arte si interessino costantemente di incisione e che anzi se ne occupano anche troppo.
Che il concetto di originalità non è messo in discussione dalle moderne tecniche informatiche e di stampa digitale e che anzi si è già inutilmente polemizzato anche troppo.
Che il confronto teorico sia vivace e che anzi i convegni, i dibattiti e gli “agitatori polemici” siano anche troppi.
….

Ciascuno è concorrente e giurato e a proprio insindacabile giudizio può “nominate” (con spirito autocritico) anche se stesso (ovvio per quale categoria io potrei propormi).
Per la proclamazione del vincitore non mi è venuto in mente un premio che possa rappresentare un valido contrappasso (si accettano suggerimenti), forse si potrebbe proporr una tiratura in esclusiva (bandendo apposito concorsoper il soggetto) e, per ricollegarsi alle celebrazioni dell’Unità d’Italia, limitata a soli 150 esemplari:
150 numerati con cifre arabe
150 con cifre romane
150 con gli anni dal 1861 al 2011
inoltre non possono mancare
150 p.d’a.
150 p.d.s.
150 contrassegnate da lettere dell’alfabeto latino, greco, ebraico, cirillico… (fino a completamento)
150 con ideogrammi cinesi (nuovo mercato in espansione)
150 con antichi geroglifici egizi (omaggio alla tradizione)

Diffondete il bando del PREMIO PSYCHO per celebrare l’incisione che non è mai stata così viva e vegeta, anzi… anche troppo.