lunedì 21 dicembre 2015

UNA NUOVA PIATTAFORMA PER L'INCISIONE

《PRINT SOLO》 il titolo è in inglese, giustamente, ma è comprensibile anche agli autarchici italiani, soprattutto se hanno letto il post precedente.
Ne so quanto chiunque leggerà quel che segue, ovvero la sintesi di tre e-mail ricevute da Ilaria Rosselli Del Turco.
Ilaria è un artista che "nel mezzo del cammin..." della sua vita artistica ha deciso di fare quello che lascio spiegare alle sue stesse parole.
Un'iniziativa che miri a rilanciare il mercato dell'incisione ritengo che vada comunque accolta, senza sottintendere una qualche "sponsorizzazione", non esprimerò alcun giudizio di merito sui propositi e sui risultati attuali, ho soltanto sondato, preventivamente, che non si trattasse dell'ennesima "trappola per merli".
La segnalazione è rivolta ai potenziali acquirenti e agli artisti che vorranno proporre in vendita i propri lavori trovando in questo post le informazioni essenziali.
Per eventuali richieste di chiarimenti è preferibile contattare direttamente il sito (non preoccupatevi risponde in italiano): www.printsolo.com

Giovedì 8 ottobre 2015, ILARIA LAIS ha scritto:

Salve, misterioso messer “Onorio" !
Sono capitata per caso sul tuo blog e ho pensato di scriverti per segnalarti il mio progetto.
Sono una pittrice italiana, vivo a Londra da molti anni. Recentemente ho voluto riprendere la mia pratica di printmaker, dissotterrando le nozioni acquisite a Firenze nel ’97 durante un anno al Bisonte.
Ho prodotto una serie di piccoli monotipi che volevo vendere direttamente, dato che le gallerie con cui lavoro preferiscono i miei quadri ad olio. È così che mi sono accorta che manca una piattaforma internazionale di vendita d’arte online dedicata esclusivamente alla grafica d’arte ed ai libri d’artista. Le vendite di arte online nei paesi anglosassoni sono molto comuni, e ci sono grandi website che vanno bene già da un paio d’anni. Il problema è che non selezionano per niente gli artisti e per chi ha già un proprio mercato comparire su Artfinder è quasi umiliante.
Così è nato "Print Solo", un website che darà la possibilità ad artisti già “established” di vendere direttamente le loro opere ( scusa sono in UK da 17 anni, ogni tanto infilo una parola in inglese).
Ho lavorato su questo progetto nei mesi passati ed ora siamo finalmente quasi pronti: abbiamo iniziato la selezione degli artisti, che avverrà secondo alcuni criteri precisi, e speriamo di andare online in settimana prossima.
[...]
Un gruppo internazionale di printmakers ha prestato il proprio nome per garantire la serietà del progetto e il sito è stato costruito da un’agenzia inglese che mi pare abbia fatto un ottimo lavoro.
Sono anche in contatto con Jean-Michel Uyttersprot, un printmaker belga che pubblica una rivista di grafica, "L'Actuel de l’Estampe" che mi darà una mano per il mondo francofono.
Adesso la prossima fase è quella di popolare le nostre pagine con opere belle e uniche e stabilire subito il buon livello degli artisti, ed in seguito iniziare a pubblicizzare il website su internet, riviste ed altri canali. Inoltre "Print Solo" si prefigge anche uno scopo informativo, con una sezione blog che darà voce agli artisti rappresentati e una breve sezione wiki che spiega le tecniche di stampa.
[...]
> Grazie per la tua attenzione e cordiali saluti londinesi
> Ilaria Rosselli Del Turco

Sabato 10 Ottobre 2015

Ti rassicuro: il sito è completamente gratuito per gli artisti, e hai fatto bene a chiedere perché so che in Italia succedono cose assurde, ricatti belli e buoni. E poi in effetti io sono una outsider totale, il che però non è male perché non devo favori a nessuno.
Ho ideato Print Solo perché mi diverte, mi permette di aiutare altri artisti, mi piace la grafica d'arte e vorrei saperne di più. Di fame non muoio.
La previsione, o meglio la speranza, è di andare pari in 3 anni, figurati se mi posso alienare gli artisti così da subito ! :-)
La commissione, in linea con le altre gallerie online sarà del 30%.
Purtroppo per questioni tecniche la commissione si applica anche sul costo di spedizione, il che vuol dire che per opere a basso prezzo (intorno a 100£) questo fa aumentare leggermente la commissione totale ma stiamo cercando una soluzione per ovviare a questo inconveniente.
La priorità adesso è di avere tutte le funzionalità a posto e cominciare a far caricare le gallerie individuali.
Altre informazioni:
I criteri di selezione degli artisti sono i seguenti:
- possesso di diploma superiore in arte
- mostre personali in gallerie o spazi riconosciuti
- selezione per concorsi con giurie composte da esperti riconosciuti
- assegnazioni di premi, borse di studio o fondi erogati da enti o fondazioni
- pubblicazione del lavoro in articoli su stampa specializzata ( cartacea o online ) a firma di esperti riconosciuti
- lavori presenti in collezioni pubbliche, musei o aziende.
Per poter fare domanda di inclusione gli artisti devono possedere almeno due di questi requisiti.
Il sito sarà tutto in inglese ma caricare un profilo è elementare e ci sarò comunque io a fare da supporto per italiani e francesi.
La domanda che ( soprattutto gli italiani) mi fanno spesso è come posso evitare che collezionisti e artisti si mettano d'accordo per conto loro.
La risposta è : non posso.
L'idea è che il collezionista si avvalga del nostro sistema di pagamento sicuro e della garanzia per cui può rispedire il pezzo se non gli piace. L'artista paga una commissione minore che in galleria (su opere non incorniciate) e se faremo un buon lavoro gli artisti desidereranno apparire su Print Solo anche come segno di qualità, quelli più leali e attivi saranno segnalati tramite "special feature" sulla prima pagina etc.
E ogni tanto qualcuno ci darà una fregatura.
[...]
Sempre a disposizione per altre curiosità. La settimana prossima dovremmo cominciare a fare i test, è importante che il sito funzioni bene e si possa ingrandire senza problemi perché, chissà, magari divento la Zuckerberg della grafica mondiale :-)))

domenica 11 ottobre 2015, ILARIA LAIS ha scritto:

ODV, ti ringrazio dei consigli che mi offrono lo spunto per pensare e precisare le mie idee.
Ti rispondo punto per punto.
- Purtroppo conto pochissimo sull’Italia come collezionismo, perché la crisi non colpisce le finanze ma la capacita di apprezzare l’arte, la voglia di spendere soldi in una stampa invece che nell’ultima borsetta di mezza tacca. Io ci tengo ad avere artisti italiani per dare il classico “respiro internazionale”, ma credo che, fuori da UK, sia più possibile vendere nel mondo francofono. E poi ci sarebbe l’America...
-Anche io ero indecisa sull’ammissione delle tecniche fotografiche e digitali. Ho seguito il consiglio di Umberto Giovannini secondo cui non solo la tecnica digitale è spesso mista ad altre “manuali”, ma si fanno opere interessanti e sperimentali, per cui c'è una sezione apposita sul sito. Niente giclee o riproduzioni, niente opere edizionate e vendute da studi di stampa, solo dagli artisti.
[...]
- ci sarà la selezione, ma devo avere artisti con prezzi abbordabili e accettabili per internet. Difficile vendere roba da 700£ senza manette e senza vederla dal vivo, piu` facile 180, magari un pezzo piccolo di un bravo artista.

lunedì 7 dicembre 2015

EULOGIA POETICA DELLA STAMPA

Abito da stampatore
Abito da vignaiolo
Nicolas de Laermessin,
Allegorie dei mestieri e delle attività,
39 incisioni ante 1719













Il "Forum"di Gubbio è stato l'evento dell'anno per la stampa del libro di "pregio" secondo un'azzeccatissima definizione. Non ho elementi per valutarne gli esiti complessivi, è ancora prematuro per quelli a lungo termine, mi pare però che - per il valore statistico che possono avere i pochi commenti registrati nel post - il suo "prodotto" immediato, ovvero il cosiddetto "Manifesto", non sia stato unanimemente bene accolto.
La differenza tra stampa "tipografica" e stampa a "tiratura limitata" può apparire macroscopica in linea di principio, ma solo i più esperti visitatori della mostra di Gubbio si saranno resi conto di un equivoco. Per dirla chiaramente, alcuni dei "microeditori" in mostra realizzano edizioni a tiratura limitata, ma non tutti stampano "tipograficamente" come si sostiene nel "Manifesto", non è quindi chiaro se ad essere tutelati debbano essere solo coloro che realmente stampano "tipograficamente" o anche coloro che realizzano edizioni comunque ben curate seppur stampate in offset o in digitale.
Per analogia: come nell'incisione non è solo il rispetto del concetto di originalità a fare la qualità artistica dell'opera, così nell'editoria "di pregio" non può essere solo la modalità di stampa a fare la differenza, anche in questo caso ritengo che sia una (semplice?) questione di chiarezza e onestà: basterebbe dichiarare il tipo di stampa effettivamente adottata senza mistificazioni e valorizzare al meglio tutto il resto: la carta, l'impaginazione, la legatura... eventualmente le illustrazioni... e il contenuto troppo spesso sottovalutato. Che tutti questi aspetti siano padroneggiati dalle competenze di una sola persona non mi pare possibile, per questo l'edizione impeccabile è rara, nella maggior parte dei casi qualcosa difetta anche visibilmente per l'occhio educato al "pregio".
Comunque il possibile "equivoco" mi ha fatto venire in mente un noto - noto ai lettori appassionati di Melville - doppiosenso sulla "stampa" che riporto di seguito e che la nota finale provvederà a chiarire.
Buona Lettura.
Sia lode alla stampa, non quella di Faust, ma il torchio di Noè: esaltiamo e magnifichiamo la stampa, il sincero torchio di Noè, donde spunta il vero mattino. Sia lode alla stampa, non alla stampa nera ma al torchio rosso: esaltiamo e magnifichiamo la stampa, il rosso torchio di Noè,  donde viene ispirazione. O voi stampatori della terra del Reno, e voi stampatori del Reno, unitevi a tutti voi che spremete liete novelle sull'isola di Madeira o di Mitilene. - Chi dà rossore agli occhi facendo bramare agli uomini di sostare di fronte alla bella pagina? - Sia lode alla stampa, il torchio rosato di Noè,  che dà calore al cuore, suscitando negli uomini il desiderio di sostare di fronte al vino rosato. - Chi ha farfugliamenti e alterchi? Chi, senza motivo, inflige ferite? Sia lode alla stampa, il torchio geniale di Noè,  che intreccia amici e fonde nemici. - Chi si lascia imbrogliare? - Chi si lascia legare? Sia lode alla stampa, il libero torchio di Noè,  che non mente per i tiranni, ma fa dire il vero ai tiranni. - Sia lode allora alla stampa, lo schietto, vecchio torchio di Noè; esaltiamo e magnifichiamo la stampa, il valoroso, vecchio torchio di Noè; inghirlandiamo con corone di rose la stampa, il grande, vecchio torchio di Noè,  donde scorrono correnti di sapienza che danno all'uomo una contentezza non più irreale del dolore.

Il "panegirico" è tratto dall'inizio del capitolo trenta de " L'uomo di fiducia" di Herman Melville, nella traduzione di Sergio Perosa.
Tutto il passo è una parafrasi d'un brano biblico, Proverbi, 23:29-31.
Il Faust, citato all'inizio, è Johann Fust o Faust, tipografo tedesco, socio di Gutenberg dal 1450 al 1455 circa.
Tutto il brano è intessuto del doppio senso che in inglese ha il vocabolo "press" (stampa) col significato di "torchio tipografico" e di "torchio per l'uva" da cui il riferimento a Noè.

lunedì 2 novembre 2015

EDIZIONE "STRAORDINARIA"










Dalla foto e dalla descrizione riportata nel comunicato stampa letto in Internet lo scorso mese di Maggio, s’intuiva che poteva trattarsi di un edizione particolare, così abbiamo chiesto all’artista di inviarci una documentazione fotografica e un resoconto dettagliato dell'iter di realizzazione, ma ancor prima che ci pervenisse il materiale per questo post, la conferma è giunta dall’aver appreso che il libro ha ricevuto, dalla giuria composta da Mauro Carrera, Marzio Dall’Acqua e Sabina Magrini, il primo premio nella seconda edizione biennale del Salone dell’Editoria d’Arte "LiberBook" di Parma. 
©ourtesy The Afternoon Press, 2015

©ourtesy The Afternoon Press, 2015











Diciamo subito che andrebbe specificato a quale artista abbiamo fatto riferimento, perché questa edizione, diversamente da altre per così dire "One Man Print", o almeno più di altre, è stata realizzata grazie all’apporto di due diversi artisti, o meglio, due artisti diversi per la loro Arte: Nicola Manfredi che ha ideato, composto e stampato l’edizione e Vincenzo Piazza che ha ideato ed inciso le acqueforti e i linoleum. Forse non è stato indifferente che tra i due artisti ci fossero già state altre precedenti piccole occasioni di collaborazione e un’amicizia nata quasi trent’anni addietro tra i torchi della Scuola del Libro (guarda caso?) di Urbino.

Come si apprende dal colophon i testi sono stati composti con caratteri mobili Garamond corpo 20 e della tiratura si contano 33 esemplari con le acqueforti stampate direttamente su carta Magnani avorio 651 e altri 23 esemplari su fondino Oxford; la copertina in carta Ambara azzurra e un astuccio editoriale in cartoncino blu "vestono" l’edizione con sobria eleganza.
Si può pensare che questi siano solo superflui dettagli tecnici, ed è certo che sono dettagli: non inutili perché come nella buona cucina la qualità inizia proprio dalla scelta degli ingredienti e anche perché la qualità è nel dettaglio senza dover appurate se nel dettaglio si nasconda il diavolo o dio.
La realizzazione è stata avviata nel 2009, tutto è stato progettato rigorosamente iniziando dalla scelta di affidare il racconto "Tra Scilla e Cariddi", di Lazzaro Spallanzani (1729-1799), tratto da "Viaggi alle Due Sicilie E In Alcune Parti dell'Appennino" pubblicato a Pavia nella stamperia di Baldassarre Comini tra il 1792 e il 1797, a Vincenzo Piazza «... il cui linguaggio - dichiara l’editore nel colophon - ci è parso complementare alla filosofia dell’esperienza di Spallanzani, capace di tingere l’illuministica febbre di scienza con coloriture fantastiche.»
È nella tradizione delle Edizioni Mavida non fare ricorso a soluzioni precostituite, ma cercare per ogni edizione un carattere individuale mantenendo le scelte formali entro una coerente linea editoriale. Questo ha influito sui tempi di realizzazione con pause, anche lunghe, d’interruzione dei lavori allorquando una soluzione ipotizzata lasciava nel dubbio.
Nella relazione tra la struttura dell’impaginazione, il testo e le immagini, fino alla soluzione adottata per la numerazione delle pagine, si coglie un forte senso di reciproca appartenenza, tutto è dove deve stare, nell’esatta posizione e con le corrette proporzioni rispetto all’equilibrio dell’impaginato.
La struttura classica della "gabbia" tipografica è rigorosamente rispettata dal testo e dalle dimensioni equivalenti delle lastre incise ad acquaforte, ma vede due momenti di "trasgressione" all’inizio e alla fine del libro con due composizioni di piccoli linoleum che introducono il testo con un’ideale Antiporta e lo concludono con la composizione a doppia pagina del Colophon









Un motivo ad "ondina", ripreso da un fregio di Bodoni , è anticipato nel tassello incollato alla copertina, caratterizza la splendida composizione del frontespizio e sottolinea di azzurro i capoversi.
Anche questi sono dettagli che rivelano la ricercata coerente eleganza, ma non si creda che tutto si esaurisca in scelte tecniche e formali perché il testo del colophon contiene una dichiarazione che arricchisce l’edizione di motivazioni e contenuti.
«Questo volume nasce altresì nel sogno di una nazione di uomini e ideali che paiono ormai sempre più rari, in cui non si sarebbe permesso che il palazzo, sede a suo tempo dell'università dove insegnò lo scienziato, fosse destinato, dopo il restauro e con il plauso ottuso degli amministratori e di gran parte della cittadinanza, all'insediamento di un grande magazzino. Dedichiamo allora l'edizione a Dino Prandi, che per primo ha redatto la bibliografia completa delle opere dello Spallanzani e che tanto si è distinto della diffusione della moderna grafica incisa.»
Questa edizione esce in consapevole opposizione al momento forse più negativo per l’arte del libro e dell’incisione d’arte, quali siano oggi i costi di realizzazione, tra materiale e tempi di lavoro, di un’opera d’arte di questo tipo è il senso di discrezione a suggerirci che è meglio non indagare, invece poiché è pubblico il prezzo di vendita dell’edizione, e non essendomi ignoto l’andamento del mercato, mi sento di far notare ai potenziali acquirenti che fino a Dicembre, essendo proposta ancora al costo di sottoscrizione, la richiesta per l’edizione completa è di assoluta convenienza, pertanto, anche se il tono da imbonitore non mi è congeniale, provate ad immaginare come suonerebbe un convinto: «APPROFITTATE GENTE! APPROFITTATE!».
Clemente Del Buono

sabato 24 ottobre 2015

MANIFESTO DEI BIBLIOFILI AFFAMATI

Per fare una buona impressione
                                                     un bravo stampatore
                                                                                        deve avere un ottimo carattere.
Bruno Munari

1. Discendenti di Gutenberg per «tirature di bellezza perfetta»
Noi artigiani del libro, eredi di Gutenberg,figli di Manuzio e Bodoni, raccontiamo una storia vera dell’artigianato italiano.
Lavoriamo con saperi e sapienza, tra materiale e immateriale, dando pari dignità a mani e mente; i nostri laboratori di antico mestiere sono una fucina di precisione ed entusiasmo,dove si esercita una tenace resistenza culturale.

2. Il risveglio dei sensi
 Siamo editori affini e irripetibili, ciascuno nella propria identità, e desideriamo risvegliare tutti i sensi attraverso i libri da noi creati. Sappiamo che esiste un punto di equilibrio da ricercare continuamente tra piombi e legni, inchiostro e colori, carte naturali e legature, spazio bianco e nero, illustrazioni e segni, bulino e matita; tale arduo percorso è corollario all’opera compiuta che non tradirà se stessa e verrà tenuta in mano a dimostrazione palese di quanto di necessario è stato fatto. Professiamo il pensiero nel suo farsi armoniosamente sotto i nostri occhi, e ci opponiamo all’estinzione del libro frutto di tipografia manuale che anela a persistere perché il nostro è nutrimento classico, ma è anche quello della modernità e della sperimentazione. I nostri libri aspirano ad essere belli dentro e fuori: combiniamo un’attenta cura estetica a una rigorosa selezione dei testi, nella costante e ostinata ricerca di soluzioni inedite ed opere nuove secondo la migliore tradizione della microeditoria, da sempre fucina di giovani talenti e avanguardia nella scoperta di grandi nomi della letteratura internazionale.

3. «Noi gettati nell’azzardo infinito» 
I caratteri sono l’unità mobile di un pensiero universale e di ciò che vogliamo essere in termini di consapevolezza e libertà. Siamo rivoluzionari perché conservatori del bello, del manuale, di una dimensione umanistica del fare che rifugge ritmi consumistici e privilegia un’andatura a passo d’uomo. Siamo l’Italia che lavora tra le macerie dell’arte e della storia e siamo la pattuglia ostinata che conserva una forma tangibile di artigianato: i nostri libri, antichi e tecnologici allo stesso tempo, realizzati combinando diverse e raffinate tecniche.

4. L’eternità per un libro
 Il libro tipografico è un ecosistema di bibliodiversità, frontiera di un mondo di necessaria sapienza; non vogliamo vederlo deperire, ma l contrario desideriamo lasciarlo in eredità ai giovani, sempre più spogliati del valore della manualità. Desideriamo donare alle future generazioni l’orgoglio del carattere impresso sulla fibra di cotone e la scoperta di un’avventura sempre nuova e appagante, esempio dell’eccellenza italiana. Immaginiamo un nuovo amore per il fare, nuove condizioni e nuovi alleati per ideare, lavorare, promuovere, far circolare e vendere libri, all’insegna di un’etica del lavoro che faccia vivere sull’onesto prodotto delle proprie mani e del proprio intelletto, e non sia né scarto né speculazione.

5. Chiediamo
 Chiediamo considerazione, rispetto, visibilità; chiediamo tutela e sostegno dallo Stato, dalle regioni, dagli enti pubblici; desideriamo che la tipografia rientri nelle scuole e che il libro manuale e la grafica tornino ad essere maggiormente protagonisti di mostre e manifestazioni culturali. Desideriamo contribuire a formare un gusto che coniughi bellezza e felicità: l’arte della tipografia è vera tecnologia e l’arte del libro è una delle espressioni più alte e mirabili nell’evoluzione del pensiero e dell’umanità.

Gubbio, 16 – 17 Ottobre 2015

venerdì 2 ottobre 2015

FORUM DEI BIBLIOFILI AFFAMATI

Dedicato al V centenario della scomparsa di Aldo Manuzio
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GUBBIO
BIBLIOTECA SPERELLIANA
Via Fonte Avellana, 8

Venerdì 16, Sabato 17 Ottobre 2015

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DIREZIONE SCIENTIFICA: Maria Gioia Tavoni
COORDINAMENTO GENERALE:  Anna Buoninsegni, Barbara Sghiavetta
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Come nasce il progetto
L’idea nasce dalla pubblicazione "Guida per bibliofili affamati" (Pendragon, 2014) delle bibliografe Maria Gioia Tavoni e Barbara Sghiavetta. Attraverso un sorprendente viaggio compiuto dalle autrici nel Bel Paese, vengono alla luce 24 esperienze del sommerso ma vivacissimo mondo dell'editoria di ‘nicchia’. Affiorano e per la prima volta vengono raggruppate, testimonianze di grande creatività, di sapere artigiano a rischio di estinzione. Presidi culturali, esclusi dai grandi circuiti di distribuzione, dove parole e immagini, mani e intelletti si fondono armonicamente.

Gli obiettivi  del ‘FORUM’
Il forum è una chiamata  a raccolta delle forze editoriali ‘disperse’ della Guida, per costruire una ‘rete’e accendere adeguati riflettori su questo microcosmo,  fatto di passione e conoscenza. Insomma, per“alzare le voci”, con testimonianze dirette di ‘artigiani di bottega’ che rappresentano i “giacimenti” di alto pregio di un’Italia che crede nelle proprie capacità ma ha bisogno di essere ascoltata  e rispettata. Finalità del Forum non è dunque abbandonarsi ai consueti o ulteriori cahiers de doléances, bensì arrivare ad elaborare un ‘MANIFESTO’, rivolto in special modo al mondo della politica e della comunicazione, contenente  i principi di salvaguardia di un bisogno diffuso:  dare senso e concretezza all’uomo artigiano, tutelare il “buon lavoro” fatto con arte, intelligenza e sapienza manuale, valorizzare il manufatto libro bello e ricolmo di  conoscenza.

A chi è rivolto il ‘FORUM’
Ad editori, bibliofili, giornalisti, politici, esperti, docenti, appassionati, e a quanti che svolgono progetti di ricerca nel settore. E soprattutto ai giovani,“futuri bibliofili affamati” da formare al gusto del manufatto libro e  nuovi operatori del settore, eredi di saperi e conoscenze che rischiano di andare perdute per sempre. Per consegnare loro un messaggio su come può funzionare la sinergia “mente mano desiderio ragione”(secondo la felice intuizione di Richard Sennet)  in grado di restituire al nostro Paese forza, primati ed anche saggezza. La sinergia ‘mente – mano’, sostegno educativo dell’agire umano come formulava anche Maria Montessori, ha fatto grande il mondo occidentale, con il modello delle “botteghe” italiane indicate a riferimento globale e in risposta all’omologazione. Tale modello va sostenuto come uno dei fattori chiave dell’identità futura.

Attività collaterali al Forum
UN MESE DI PICCOLA MOSTRA
Dal 16 ottobre al 16 novembre
Esposizione delle opere di ‘microeditoria italiana di pregio’  allestita nei locali della Biblioteca Sperelliana.

EDITORI PRESENTI IN MOSTRA 

CAMPANIA

- EDIZIONI DELL'OMBRA

- IL LABORATORIO NOLA

EMILIA ROMAGNA

- EUGRAFIA

- OFFICINA TYPO

- MAVIDA

- ATELIER ALMA CHARTA

- OPIFICIO DELLA ROSA 

- HEKET EDIZIONI 

- LE MAGNIFICHE EDITRICI 

- ANONIMA IMPRESSORI 

FRIULI VENEZIA GIULIA 

- CAPPAZETA 

LAZIO

- INSIGNA

- MARINA BINDELLA 

LOMBARDIA

- IL BUON TEMPO

- IL RAGAZZO INNOCUO

- EL MENDRUGO DE PAN

- PULCINOELEFANTE

MARCHE

- NUOVE CARTE FANO

PIEMONTE

- TALLONE EDITORE

SICILIA

- EDIZIONI DELL'ANGELO

TOSCANA

- LUNA E GUFO

- EDIZONI DUELIRE

UMBRIA

- ARTE DEL LIBRO unaluna

- XILOCART

VENETO

- AMPERSAND

- CHIMEREA OFFICINA VERONA

- OFFICINA ARTE CONTEMPORANEA

- THE BLUE PRINT PRESS 

- PAOLO CELOTTO 

- CENTRO INTERNAZIONALE DELLA GRAFICA 

PROGRAMMA

 venerdì 16 ottobre  (9.30-13)
PRESENTAZIONE FORUM
SALUTI DELLE AUTORITÀ
Interventi:
- ‘Libri belli dentro e fuori’ (Anna Buoninsegni)
- ‘Avant et après la Guida( Maria Gioia Tavoni- Barbara Sghiavetta)
- ‘Il corpo dei libri. Vista, udito, tatto, olfatto e gusto nei piaceri libreschi’ (Oliviero Diliberto)
- ‘Libri di testo per bibliofili affamati’ (Massimo Gatta)
- ‘L’appetito vien studiando: stampa manuale nell’Università’ (Paolo Tinti)
- ‘Esportare la Guida in Spagna’ (Mercedes Lopez Suarez)

Pausa pranzo

venerdì 16 ottobre – 15-18

“PARLIAMO TANTO DI NOI”  TAVOLA ROTONDA CON GLI EDITORI
Coordina  Andrea  Kerbaker
-         André Beuchat (Atelier Alma Charta)
-         Enrico Tallone  (Alberto Tallone editore)
-         Alessandro Corubolo (Chimerea Officina)
-         Maria Pina Bentivenga (InSigna)
-         Giovanni Turria (Officina Arte Contemporanea)
-         Anna Buoninsegni ( Arte del Libro unaluna)

Gruppo di lavoro elaborazione
‘MANIFESTO DEI BIBLIOFILI AFFAMATI’
Interventi di altri editori, dei giornalisti presenti e del pubblico

CONCLUSIONI
sabato  17 ottobre  - ore  9-13
‘Se la libridine sia destinata a scomparire’ intervento di Andrea Kerbaker

Laboratori sull’arte del libro con studenti,  in collaborazione con ‘Accademia di Belle Arti di Urbino’ e ‘Arte del Libro  unaluna’.

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PARTECIPAZIONE: libera, previa registrazione

Per quanto riguarda i costi si è trovata la migliore offerta di seguito evidenziata.
SOGGIORNO E PASTI: Camere nel centro storico di Gubbio
Pacchetto 2 pernottamenti e 2 pasti 100,00 euro (esclusi viaggio ed extra)


SEGRETERIA:
Anna Buoninsegni Sartori 329 3812750 a.buoninsegni@gmail.com

CONTATTI:
Maria Gioia Tavoni 335 6197440 mariagioia.tavoni@unibo.it
Barbara Sghiavetta 333 7965903 barbara.sghiavetta@gmail.com

INFORMAZIONI E ACCOGLIENZA TURISTICA DI GUBBIO - I.A.T.
Via della Repubblica 06024 GUBBIO (PG) -  telefono: 075 9220693

COME ARRIVARE A GUBBIO
Gubbio si trova nella parte nord est dell’Umbria, a ridosso della catena appenninica e poco lontano dal confine con le Marche.
Si può raggiungere:
-          in auto
-          dagli aeroporti di Perugia, Ancona o Rimini
-          in treno dalla vicina stazione di Fossato di Vico, con collegamenti autobus.

IN AUTO
Possibilità per chi proviene da nord
-          Autostrada del Sole A1 Milano-Napoli: si esce ad Arezzo e proseguire in direzione Sansepolcro. A Sansepolcro si imbocca la E45 fino ad Umbertide per poi deviare in direzione Gubbio. 
-          Autostrada Adriatica A14: si esce a Fano e si imbocca prima la SS-73BIS / E78 e poi la SP-3 in direzione Gubbio.
-          Superstrada E45: si percorre fino all’altezza di Umbertide per poi deviare in direzione di Gubbio.
Possibilità per chi proviene da sud
-          Autostrada del Sole A1: si esce a Orte e si prosegue lungo la superstrada E45 in direzione di Perugia. All’altezza di Bosco si esce in direzione Gubbio.
-          Autostrada Adriatica A14: uscita Ancona-Nord. Poi si prosegue per Jesi, Fabriano e da qui si raggiunge Gubbio.
IN AEREO
-          Aeroporto “San Francesco di Assisi”
Perugia (40 km da Gubbio) www.airport.umbria.it
-          Aeroporto “Raffaello Sanzio”
Ancona – Falconara (90 Km da Gubbio) www.ancona-airport.com
-          Aeroporto “Federico Fellini”
Rimini (130 Km da Gubbio) www.riminiairport.com

IN TRENO

-          Linea Ferroviaria ROMA – ANCONA stazione di Fossato di Vico/Gubbio
collegata con servizio bus (18 km da Gubbio)
-          Linea Ferroviaria FIRENZE – TERONTOLA – PERUGIA   stazione di Perugia/Fontivegge  collegata con servizio bus (40 km da Gubbio)
Per consultare gli orari dei treni: www.trenitalia.it

IN AUTOBUS
-          Umbria mobilità
Collegamenti con Perugia, Stazione di Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Umbertide, Città di Castello ed altre località della Provincia di Perugia  www.umbriamobilita.it
-          Autolinee Sulga
Collegamenti con Roma – Stazione Tiburtina e Aeroporto di 

martedì 1 settembre 2015

VIII L'ARTE E IL TORCHIO



















(dal comunicato stampa)
Dal 27 settembre al 1 novembre 2015, presso il Centro Culturale di Santa Maria della Pietà a Cremona, e al Museo della Stampa di Soncino (CR), si terrà la 8ª Rassegna internazionale di incisione “L’Arte e il Torchio / Art and the Printing Press”.
La Biennale, esclusivamente ad invito, curata da Vladimiro Elvieri, coadiuvato da un Comitato scientifico internazionale, è organizzata con i patrocini e la collaborazione e del Comune di Cremona, della Pro Loco di Soncino e dell’AIE - Associazione italiana Ex libris, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e il contributo di sponsor privati.
A Cremona saranno allestite le seguenti mostre:
L’Europa nel segno”, riservata a settanta fra i maggiori incisori contemporanei in rappresentanza dei 28 paesi dell’Unione europea, con 136 opere, tra cui autentici capolavori, di medio e di grande formato (fino a 2 m.), e “Incisione Italiana Under 36” che presenta 38 significativi lavori di giovani artisti provenienti da varie regioni italiane.
A Soncino, si terrà la mostra “Nutrire il corpo, nutrire la mente”, che presenta una importante raccolta (circa 120 opere) di ex libris e piccola grafica di autori italiani e stranieri, ispirati al tema di EXPO 2015 ed ex libris donati allo stesso Museo della Stampa.
Un laboratorio didattico sarà attivo, a Cremona, per tutto il periodo espositivo, a disposizione dei visitatori e delle scolaresche, con lezioni teoriche e pratiche sull’incisione d’arte e video di artisti.
Un catalogo generale a colori (italiano-inglese), sarà edito per l’occasione.

Inaugurazioni:
Domenica 27 settembre, Soncino, Museo della Stampa via Lanfranco 6, ore 11,00 / Cremona, Santa Maria della Pietà, piazza Giovanni XXIII, ore 16,30
Orari:
CREMONA, dal martedì al sabato  9,30-12,30 / 15 -18; domenica 10 -12,30 / 14,30 - 18; lunedì chiuso.
SONCINO, dal martedì al venerdì 10-12; sabato e domenica 10-12,30 / 15-19; lunedì chiuso.  
                                                                                                                                                     
Informazioni:
Biennale “L’Arte e il Torchio / Art and the Printing Press” c/o Vladimiro Elvieri (c.p. 19), c.so P. Vacchelli 51, 26100 Cremona, Italia  Tel. 0372 30410  email: info@artetorchio.it  website www.artetorchio.it   www.facebook.com/artetorchio2015   / Museo della Stampa, Soncino: info@museostampasoncino.it  www.museostampasoncino.it 


Fra gli eventi collaterali alla VIII Biennale L’Arte e il Torchio 2015, si segnala la mostra “POETICA DEL SEGNO – Incisori latinoamericani contemporanei”, che si terrà, dal 23 settembre al 4 ottobre 2015, presso Sala Alabardieri, Palazzo del Comune, Cremona. L’Esposizione, che presenta circa 40 incisioni, tra xilografie e calcografie (a cura di V. Elvieri), è organizzata dall’ALAC – Associazione Latinoamericana di Cremona, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Cremona.
Inaugurazione 23 settembre ore 17,30;
Orari: lun-sab 9-18 / dom 10-17 Ingresso libero. (www.alac-cremona.org

Artisti invitati
L’EUROPA NEL SEGNO / ENGRAVING IN EUROPE (Cremona):
AUSTRIA Wolfgang Buchta - Georg Lebzelter / BELGIO Thomas Amerlynck – Hugo U. Besard / BULGARIA Christo Kardjilov – Vasil Kolev / Vassillo – Dimo Kolibarov / CIPRO Tsangaris Hambis / CROAZIA Zlatko Keser / DANIMARCA Ken Denning / ESTONIA Marje Uksine – Reti Saks / FINLANDIA Palvi Hanni – Juha Tammenpaa / FRANCIA Assadour – ShuLin Chen – Egide (Pierre Martin) – Bernard Olier – Hector Saunier / GERMANIA Jochen Koehn – Nicolaj Sarafov – Ulrich J. Wolff / GRECIA Aristea Kritsotaki / IRLANDA Morgan Doyle – Stephen Vaughan / ITALIA Alberto Balletti – Adalberto Borioli – Sandro Bracchitta – Enrico Della Torre – Vladimiro Elvieri – Cinzia Fiorese – Nadia Galbiati – Renzo Margonari – Elena Molena – Toni Pecoraro – Giangi Pezzotti – Mario Scarpati – Arianna Tagliabue – Maria Chiara Toni – Walter Valentini / LETTONIA Guntars Sietins – Nele Zirnite / LITUANIA Elvyra Katalina Kriauciunaite – Egle Vertelkaite – Birute Zokaityte / LUSSEMBURGO Marc Frising / MALTA Alfred Chircop – Luciano Micallef / PAESI BASSI Caroline Koenders – Nicol Rodriguez / POLONIA Agata Gertchen – Joanna Piech – Krzysztof Tomalski / PORTOGALLO Maria Gabriel / REGNO UNITO Lennox Dunbar – Peter Ford / REPUBBLICA CECA Ivo Kren – Jiri Samek / ROMANIA Mircea Popescu / SLOVACCHIA Dusan Kallay – Igor Piacka – Kamila Stanclova / SLOVENIA Crtomir Frelih – Branko Suhy / SPAGNA David Arteagoitia – José Hernandez - Jabier Herrero / SVEZIA Mikael Kihlman – Fredrik Lindqvist / UNGHERIA Istvan Orosz

INCISIONE ITALIANA UNDER 36 / ITALIAN ENGRAVING UNDER 36 (Cremona):
Lara Monica Costa – Simone Del Pizzol – Andrea De Simeis – Alberto Finelli – Silvia Gabardi – Pier Giacomo Galuppo – Cecilia Giampaoli – Fulvio Joan – Stefano Luciano – Andrea Pacini – Irene Podgornik Badia – Marica Rizzato – Gianluca Rossitto – Fabrizio Sebastiani – Mattia Serra – Tommaso Squaiera – Riccardo Tonti Bandini – Antonino Triolo – Arianna Vairo – Giuseppe Vigolo

NUTRIRE IL CORPO, NUTRIRE LA MENTE / TO FEED THE BODY, TO FEED THE MIND
(Ex libris e piccola grafica, Soncino):
Anonimi stranieri (anni ’20) – Marianna Antonacci - Eva Aulmann (D/I) – Nino Baudino – Mario Benedetto - David Bekker (UKR) – Alessandro Berra – Maurizio Boiani – Margherita Bongiovanni – Giorgio Bordin – Milvia Bortoluzzi – Jiri Bouda (CZ) – Maria Rosanna Cafolla – Ezio Camorani – Luigi Casalino – Natalija Cernecova (LV) – Paolo Ciaccheri – Fausto Clericuzio – Renato Coccia – Maria Corte – Emilio Corti – Stefano Cristiano – Cristina Croce – Karel Demel (CZ) – Oleg Denisenko (UKR) – Danila Denti – Vladimiro Elvieri – Gianni Favaro – Federica Fiorenzani – Michael Florian (CZ) – Erica Forneris – Edoardo Luigi Fontana – Annacarla Fragnito – Desislav Gechev (BG) – Paola Ginepri – Paola Giordano – Alberico Gnocchi – Paolo Graziani – Calisto Gritti – Gianna Gualandi – Celeste Guidi – Sergey Harpad (UKR) – Luca Impinto – Benito Jacovitti – Julian Jordanov (BG) – Harry Jurgens (EE/D) – Lanfranco Lanari – Marius Liugaila (LT) – Stefano Mammoliti – Raffaello Margheri – Mario Mariman (B) – Maurizia Marini – Silvana Martignoni – W. Messerschmidt (D) – Valerio Mezzetti – Fiorella Mori Lehemuis – Ivo Mosele – Luciana Nespeca – Maria Antonietta Onida – Nicola Ottria – Anna Ottani – Beatrice Palazzetti – Roberta Pancera – Anna Pareschi – Maria Rosaria Perrella – Giancarlo Pozzi – Maria Regazzoni – Giorgio Rovelli – Ivan Rusachek (BLR) – Silvia Sala – Angelo Sampietro – Gabriella Santarelli – Maurizio Sicchiero – Marisa Simoni – Laura Stor – Michele Stragliati – Piero Tacconi – Maria Maddalena Tuccelli – Enrico Vannuccini – Vanda Velluti - Rudolf Warnecke (D).

domenica 16 agosto 2015

UT "GRAPHICA" POESIS













La strategia della delegittimazione, officiata dai sacerdoti della contemporaneità, consiste nel declassare i linguaggi espressivi tradizionali, tra questi l'incisione, al livello di mere tecniche esecutive e pertanto sostituibili con altre tecniche più aggiornate ed efficaci rese disponibili dal progresso, appunto tecnico, ma secondo l'avvertimento di Giacomo Leopardi «tutto si è perfezionato da Omero in poi, ma non la poesia».
Effettivamente anche oggi ammiriamo una poesia scritta mille anni fa, ma nessun medico penserebbe di poterci curare solo con purghe e salassi come usava ai primordi della medicina. I progressi della scienza non sono obbligatoriamente trasferibili in tutti i campi della creazione umana: sappiamo quanto il titanio sia resistente alla corrosione, ma non è che dalla sua scoperta nel 1789 e dall'inizio del suo uso industriale nel 1946 gli amori o le amicizie siano divenute più durature. La "Teoria delle Stringhe" non ha cambiato il modo di allacciarci le scarpe e le nano tecnologie non hanno migliorato la poesia.
Con grossolano sarcasmo intendo dire che i sentimenti primordiali permangono immutati, per questo i versi d'amore di Saffo risultano sempre attuali e le "Carceri d'invenzione" di Piranesi continueranno ad inquietare. Vi sono aspetti della nostra esistenza, riguardanti i sentimenti e le emozioni, che sono senza tempo e un'opera d'arte deve "anche" coinvolgerci emotivamente, riuscire a toccare corde (empatia o neuroni specchio) che riescono a vibrare attraverso il "non detto". Altrimenti resta "solo" l'enunciazione di concezioni attraverso "battute" più o meno sagaci o salaci.
Per questo non ha senso chiedersi se oggi sia più all'avanguardia questo o quell'artista,  questa o quell'opera, questa o quella tecnica...
Con arroganza innovativa la contemporaneità pretende che sia tradotto in arte il caos del mondo.
Forse non è meglio cominciare a chiedersi se non sia un più autentico principio di verità opporsi a quel caos ed esprimere nella bellezza il migliore adeguamento al nostro tempo?
La bellezza si apprende, si impara a riconoscerla solo se qualcuno inizia ad additarla e alla fine diventa una consuetudine che rende più felice la civiltà che la possiede.
Tutti crediamo nella bellezza e tentare di definirla senza esitazioni è rischioso almeno quanto far ricorso al relativismo del «pulchrum est quid placet» ed anche questa è una porta che prima o poi dovrà essere riaperta. Non è possibile che tutto nell'arte debba essere giustificato o reso interessante.
Quale progresso esprime un linguaggio che implode in modo autoreferenziale, escludendo la possibilità di essere compreso?
Mi rendo conto di mettere in discussione cosa è "giusto" e dove sta la "verità" e so bene che è impossibile rispondere agli interrogativi sulla verità e sulla bellezza una sola volta e per sempre. Credo però che per gli artisti sia utile porseli e tentare di dare una risposta, pur temporanea e provvisoria, con la realizzazione della loro opera.