venerdì 29 novembre 2013

UN RITO SANGUINARIO

(Dal comunicato stampa)
« Shh, – disse a se stesso ».
I libri per il concorso se ne stavano adagiati in più parti della casa e ognuno sembrava chiamare per essere guardato, studiato, capito. Chiunque si muovesse lì dentro poteva essere uno della giuria e allora era importante richiamare la sua attenzione. C’erano pacchi multicolore, pacchetti piccolissimi e bizzarri, enormi scatole e anche chi se ne stava nudo come era stato creato, senza un foglio di protezione. Impertinenti, tutti, nel loro esibirsi.
Poi, ecco, quelli in buste quasi anonime.
« Sfiduciati! Partecipano ma non ci credono e quando gli arriva addosso un premio, una menzione, una segnalazione o, comunque, vengono portati in mostra, restano allibiti. Piangono. Non si capacitano d’essere stati prescelti».
Continuava a muoversi con molta discrezione, era andato lì solo per vedere che tutto fosse a posto, domani c’era la “pre-selezione”. Un rito sanguinario, così nella sua fantasia. Un gruppo professionale avrebbe via via aggredito le opere, le avrebbe esaminate e commentate diventando di volta in volta ilare, dubbioso o furioso a seconda delle qualità che emergevano da quel tripudio di manufatti. Quelli della pre-selezione facevano il lavoro sporco: togliere le opere impresentabili per sciatteria, mettere da parte quelle per la mostra e infine decidere quali sarebbero state portate davanti alla giuria. Occhi attenti, adusi a veder difetti e pregi come un operaio di linea al tocco sa distinguere i pezzi validi da quelli non buoni. Solo che lì non c’erano pezzi meccanici ma una montagna di sogni, speranze e illusioni. È così in ogni concorso. Quando un’opera viene scartata se l’ascolti urla, sa che sarà abbandonata per sempre, guardata con odio dal suo creatore oppure stretta al petto con rabbia.
– Avete detto qualcosa? – domandò a un pacco che aveva urtato.
«Che stupido che sono! Mi dimentico sempre che il frigor coreano fa rumori che sembrano gemiti umani».
 
(Dal diario del custode dei Lmmv. Domenica, 6 ottobre 2013)


FESTA DI PREMIAZIONE
XIX EDIZIONE DEL CONCORSO
LIBRI MAI MAI VISTI
Sabato 7 dicembre 2013 ore 16 
Russi (RA), Teatro Comunale via Cavour 10
GRAN FINALE CON  BUFFET DI LIBRI PER TUTTI
a seguire
INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA
(EX CHIESA IN ALBIS, Piazza Farini)
Chiusura mostra giovedì 16 gennaio 2014 ore 19.
Orari di apertura: dal mercoledì al venerdì ore 15 / 19.
Sabato e domenica ore 10 / 12 e 15 / 19.
Chiuso il 25 dicembre e la mattina del 1 gennaio

domenica 24 novembre 2013

QUATTRO LINK


Ci sono stati segnalati i seguenti link, per accedere basta cliccare sul numero corrispondente.

1
Reportage fotografico della mostra “Corpo IN/Formazione” curata da Alberto Balletti con Vasil Kolev presso la National Academy of Art di Sofia (Bulgaria).

2
Filmato dell’inaugurazione della personale di Nella Piantà presso la Galleria “L. Sturzo” di Carpendo – Mestre.

3
Articolo di Marco Picasso sulla nuova sezione di pietre litografiche allestita dal Museo della Stampa “Andrea Schiavi“ di Lodi.

4
Prima Biennale di Incisione, Premio "Bruno Starita".

domenica 3 novembre 2013

IL COLLEZIONISTA DI STAMPE


Nel corso della preparazione del post sull’opera di Lanfranco Lanari si era pensato alla possibilità di prendere in considerazione, oltre all’attività degli artisti e ai commenti dei critici, anche il particolare punto di vista dei collezionisti.
Abbiamo iniziato col chiedere proprio a Lanari una considerazione sui suoi interessi di collezionista ai quali si faceva cenno proprio nel post dedicato alla sua attività di incisore e lo ringraziamo per l’interessante riflessione che ci ha inviato accompagnandola con le riproduzioni di alcune opere della sua collezione.
Il testo  ci sembra piacevole e misurato. Lanfranco Lanari nel ripercorrere alcune tappe del suo percorso di collezionista è riuscito a raccontare anche un po’ sé stesso e la scelta delle opere da presentare è ricaduta non sulle più importanti che sono anche le più note a tutti, ma su alcuni soggetti interessanti anche per le modalità con le quali ne è venuto in possesso.
I lettori che fossero interessati a sviluppare tale tematica possono contattare la redazione del blog.


LA MIA COLLEZIONE DI INCISIONI
La mia collezione di incisioni è iniziata nell’’87 durante il primo viaggio a Parigi (in una delle bancarelle sul lungo Senna, ormai scomparse, che vendevano libri e stampe d’epoca) una calco ottocentesca, un bellissimo tucano stampato in quattro colori. Più che l’inizio di una mania, salutare mania che attualmente conta circa 3000 fogli dal 500 ad oggi, voleva essere solo un souvenir. Nei successivi viaggi ho sempre cercato mercatini e negozi di stampe. Solo in Australia, Cina, Spagna e a Londra non ho trovato stampe allettanti o abbordabili.
  
Agostino de musi detto Agostino Veneziano, ARRAMPICATORI da Michelangelo, bulino 1524

Durante il terzo viaggio a Praga in un sottoscala/bottega di un vecchio scaltro venditore ho scovato tre bulini, uno dei quali di Agostino Veneziano:al tempo non ne sapevo nulla ma si trattava degli "arrampicatori" da Michelangelo. Credo sia un foglio rarissimo tanto che non è presente nei maggiori gabinetti di stampe, neppure al British Museum di Londra.
Ridotto male, con mancanze e una lieve quadrettatura a china per eseguirne una copia, ma in tiratura magnifica, il primo vero innamoramento per cosa "inanimata".

Jacopo Carraglio, LA FURIA, bulino 1520/39
La "furia" del Caraglio è tra le predilette, rara, bellissima nella sua orrorifica allegoria torna in Italia dalla Germania, un buon affare tramite e-bay.
Per sette dei miei dieci Rembrandt è stato sufficiente spostarmi di 40 km e arrivare a Fano. Quattro li ho pagati poche decine di migliaia di lire perché non firmati in lastra, grandi colpi di fortuna ma anche il frutto di studio sui repertori e dell’intuito. 

Rembrandt, LA CIRCONCISIONE NELLA STALLA, acquaforte 1654
Questi quattro fogli vengono da un grande magazzino di stampe di Parigi che contava decine di migliaia di importanti fogli da collezioni diverse, una sorta di paradiso, svenduti dall’erede ad uno scontroso ma simpatico venditore da Bagnacavallo. Da lui ho acquistato altre centinaia di belle incisioni a prezzi molto ragionevoli.

Albrecht Durer, ELMO CON GALLO, bulino 1503
Sempre a Fano ma da un amico venditore dell’urbinate mi è stata proposta l’"elmo con gallo" di Dürer. Creduta una magnifica copia del Wierix, una volta a casa l’ho confrontata con i cataloghi e ho avuto la gioia e la certezza che fosse del più grande bulinista di sempre: Dürer.

Giorgio Ghisi, APOLLO E LE MUSE, bulino 1557

Dall’Olanda gli ultimi due Giorgio Ghisi, mantovano del 500 del quale amo le atmosfere sospese metafisiche: "la calunnia" e " Apollo e le muse" molto rare in terzo e primo stato ambedue coeve ,stampate nella sua bottega magari da lui.
Di Luca di Leida, il più amato dopo Rembrandt e Dürer, incisore raffinatissimo e profondo, forse è leggenda ma usava mescolare all'inchiostro pagliuzze d'argento. Ho trenta suoi bulini quello a cui tengo di più è arrivato da un mese dalla Germania "la creazione di Eva", una poesia.

Luca di Leida, LA CREAZIONE DI VENERE, bulino 1524
Di Federico Barocci da Urbino "il perdono d’Assisi" una prima variante di due del primo stato, nerissima a scorrerci il polpastrello si sente lo spessore dell'inchiostro. In occasione della mia personale da poco terminata ho più volte rivisto il dipinto da cui deriva, conservato nella Chiesa di San Francesco in Urbino.
Anche l’autore è lì a fianco del Santi (padre di Raffaello), ho badato a non calpestarne le lapidi. Del Barocci non riesco a capire alcune cose: sono conosciute quattro incisioni, eseguite in tempi diversi e tutte di livello altissimo sembrerebbe non abbia pagato alcun noviziato. Solo quattro lastre e ha rivoluzionato la tecnica dell’acquaforte in pratica appena sfiorandola, ritenendo presto conclusa l’esperienza delle morsure multiple.
Del Callot una stampa forse la più importante e tra le più rare, che presuppone un particolare tipo di viaggio, quello che saltimbanchi, merciai, truffatori e visitatori allora e oggi anche se con minori difficoltà, affrontavano in occasione delle fiere. La fiera dell’Impruneta, nella versione di Nancy, grande animatissimo foglio vi hanno contato 1138 figure umane e più di un centinaio di animali, alcuni di pochi mm, ma tutti perfettamente dettagliati.
Concludo con una piccola molto affascinante incisione "la Pera del Bando" di Canaletto, con la lente, rivivo a fianco di popolani e nobili in trine e tricorno una luminosa giornata nella Venezia del settecento a Piazza San Marco.

Antonio Canal detto Il Canaletto, LA PERA DEL BANDO, acquaforte 1740/42
Alcune precisazioni sul mio modo di collezionare: ho potuto dedicare a questo interesse quanto ricavato dalla vendita delle mie opere e ritagliando il "surplus", sempre più magro, dallo stipendio. Nella scelta mi sono sempre affidato all’emozione trasmessa e al gusto, apprezzando sopratutto le capacità creative, ma spesso anche le sole qualità tecniche.
Ho guardato con un po' di attenzione gli autori marchigiani, i soggetti con mostruosità, diavoli fantasticherie mi hanno sempre stuzzicato, ma sostanzialmente non prediligo tematiche precise se non negli ultimi anni in cui cerco soggetti e autori al femminile.
A volte ho anche affrontato il restauro e la ricostruzione di piccole mancanze di alcuni tra i fogli meno importanti e dai difetti meno impegnativi, ottenendo anche buoni risultati.
La collezione è in catalogazione da qualche mese: sta provvedendo un giovane amico con la stessa passione, incontrato pochi anni fa in un mercatino.Io non ne avrei mai avuto il tempo, né ho le sue capacità di ricerca e navigazione nel web.
Tra non molto potrò condividere la collezione riguardante il 500 / 600 / 700 anche nel web.
Lanfranco Lanari, Agosto 2013
BIBLIOGRAFIA
Da Dürer a Goya. Incisioni di Antichi maestri da due collezioni private marchigiane. Accademia Raffaello, Urbino 2003.

Lanfranco Lanari, Su internet alla caccia di immagini (e magari acquisti), “L'occhio nel segno” supplemento al 71 di Grafica d'arte, Milano 2007. 

venerdì 1 novembre 2013

LETTERA SUL REPERTORIO DI BAGNACAVALLO

Abbiamo ritenuto opportuno premettere queste poche righe per scusarci se questo nuovo post sembra interrompere il dibattito in corso sul repertorio di Bagnacavalo, ma così come abbiamo sentito doveroso dare notizia della pubblicazione della nuova edizione riteniamo che rientri nella logica del blog rendere nota una lettera aperta messa in rete su Facebook.
In redazione non tutti erano d’accordo alla pubblicazione, ma ha prevalso il principio giornalistico che considera un obbligo etico pubblicare la notizia della quale si è venuti a conoscenza.
In uno dei commenti nel precedente post il blog è stato accusato di essere “fazioso e prevenuto” solo perché i commenti dei lettori esprimono autonomia di giudizio critico, dobbiamo ammettere che il nostro atteggiamento, a volte, dissacrante e, a volte, provocatorio arrossisce di imbarazzo e si mortifica in confronto all’accurata disamina contenuta nella lettera che di seguito riportiamo.
Data la nostra sconfinata immodestia l’attributo “profetico” che ci viene riconosciuto non ci gratifica (suggeriamo la lettura degli ultimi due righi del post CIQUITA 10 E LODE) ed essendo vecchi nel “vizio” abbiamo colto nell’iniziativa qualche ingenuità e una conclusione troppo accondiscendente. Chi segue il blog con attenzione avrà capito che il gioco allo “sfascio” non ci ha mai interessato e, nel caso specifico, riteniamo che coloro che hanno rotto il “giocattolo” non possono essere gli stessi ai quali chiedere di riparlo.

P:S:
Rettifichiamo un equivoco indotto dal fatto che nel messaggio introduttivo si fa riferimento a un«file word in cui viene riportata una conversazione pubblica avuta su FB», pertanto non si tratta di una “lettera aperta messa in rete su facebook”, ma di una «bozza di lettera» che, come si legge nella premessa, «sarebbe auspicabile se voi spediste questo messaggio a tutti i vostri contatti i quali, a loro volta possono ulteriormente inviare le email.»
È quel che ha fatto chi ci ha trasmesso la «bozza di lettera» ed è quel che facciamo noi, come blog con i mezzi che ci sono propri.
Come sempre si possono usare i commenti o scrivere all’indirizzo e-mail del blog per rettifiche e rimostranze.

Cari amici incisori,
non so quanti di voi abbiano già ricevuto il “Repertorio” di Bagnacavallo e abbiano così potuto visionarne il suo contenuto. A prescindere da omissioni varie che sono state effettuate nelle biografie di alcuni artisti o per le varie pubblicazioni che non sono state minimamente menzionate, ciò che è accaduto a Bagnacavallo è, a dir poco, disdicevole… Non si tratta, come alcuni ci hanno accusato di “stridor di denti” er non aver partecipato alla mostra (anche se non si comprende il senso di donare una stampa che mai sarà visionata e che resterà sepolta nei cassetti del Gabinetto delle Stampe) poiché, siamo tutti dei professionisti e quindi, non sarebbe stata questa ulteriore esposizione a fare la differenza nei nostri curriculum. Qui si vuole porre in evidenza l’irregolarità dei procedimenti selettivi, le scorrettezze varie che si sono svolte e l’inserimento, nero su bianco, di un ‘bollino’ che distinguerebbe gli incisori di serie A da quelli di serie B.
Si fa notare che quest’aspetto crea seri danni d’immagine alla nostra professionalità, soprattutto per quanti di noi insegnano e tengono corsi presso scuole e atelier… Parlando banalmente, credo che nessuno, andando al supermercato, laddove gli si ponesse la possibilità di scegliere tra la frutta di 1° qualità e quella di 2° scelta, poi comprerebbe la seconda… sembra evidente!
Pertanto, poiché da consultazioni telefoniche o via FB, siamo già un centinaio a sentire il disagio di questa situazione, stiamo pensando di inviare una lettera, tramite email, al Gabinetto delle Stampe e a diverse testate giornalistiche del territorio, oltre a tutti i musei ed enti a cui di solito vengono offerti i repertori: siamo ben 300 ed è giusto che facciamo ascoltare tutti insieme la nostra voce. Se qualcun avesse timore di attirarsi dei ‘nemici’, facciamo notare che tutti coloro che vi hanno escluso dal clan, non sono certo vostri amici! Quindi, non avete nulla da perdere!
Qui di seguito vi sarà riportata la lettera che voi dovrete semplicemente inoltrare agli indirizzi mail che saranno in futuro allegati; in questo momento vorremmo avere la conferma di quanti di voi aderiranno e, in tal caso, sarebbe auspicabile se voi spediste questo messaggio a tutti i vostri contatti i quali, a loro volta possono ulteriormente inviare le email.
In questo modo, ricevendo una così pressante ondata di messaggi, potremmo far valere le nostre ragioni e non passare inosservati, perché di fatto siamo stati ingiustamente messi da parte. Si allega inoltre un file word in cui viene riportata una conversazione pubblica avuta su FB nella quale, i curatori stessi, ammettono di non aver rispettato le regole da loro stessi imposte, oltre a un link che risale al 26 marzo 2013 in cui qualcuno, profeticamente, aveva già previsto cosa sarebbe accaduto!
Si ringrazia per la collaborazione e, per favore, fateci sapere quanto prima cosa ne pensate con un “Rispondi a tutti” alle email che ricevete (va bene anche un semplice “OK" e il cognome), in modo che ognuno possa visualizzare le risposte altrui. Infine, poiché vedrete che c’è un elenco degli artisti scelti, con evidenti legami con la commissione esaminatrice, qualora voi siate a conoscenza di ulteriori rapporti, siete pregati di riferircelo. Ad esempio moltissimi hanno partecipato alla “Biennale Nazionale d’Incisione ‘Giuseppe Polanschi”, alla quale si aderisce per invito diretto, probabilmente da Trentin stesso, mentre altri fanno parte di determinate associazioni , stamperie, ecc… operanti a Milano (Centro Incisione Alzai Naviglio Grande), Matera (Grafica dei 7 dolori), Firenze (Il Bisonte) o altrove..... Ciò che conta è dimostrare che questa commissione, non avrebbe mai potuto esser obiettiva perché, di fatto, già fin troppo vincolata ai suoi partecipanti!
Grazie mille!

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BOZZA DELLA LETTERA

All’attenzione del Gabinetto di Stampe Antiche e Moderne del Comune di Bagnacavallo

Gentile Gabinetto di Stampe Antiche e Moderne del Comune di Bagnacavallo, ricevete questa email perché vorremmo dissentire su alcuni passaggi che hanno riguardato l’edizione di questo nuovo Repertorio.
1) Omissioni di premi importanti che riguardano le biografie di alcuni incisori;
2) Omissioni di alcuni pubblicazioni di settore edite in questi 5 anni;
3) Non rispetto delle regole e scadenze per la consegna delle opere da parte di coloro che le hanno proposte;
4) Inserimento in Repertorio di alcuni artisti che non sono incisori professionisti;
5) Inserimento di dati falsi per ciò che concerne le biografie di alcuni artisti e le modalità tecniche con cui operano;
6) Inserimento del fantomatico ‘bollino’ che, di fatto, ha decretato una distinzione tra artisti di serie A e B;
7) Perplessità sulla composizione della giuria, laddove esaminatore ed esaminato si incarnavano nella stessa persona, e gli altri componenti hanno palesemente contatti con gli artisti prescelti per il “Primo Festival dell’Incisione Contemporanea”.
Non è il caso di dilungarsi sui primi due punti, laddove gli artisti sono veramente tanti e i casi troppo peculiari per essere qui trattati, pertanto, saranno esposti gli aspetti più gravi.
Siamo venuti a conoscenza che i termini richiesti per la consegna dei materiali sono stati dilungati per attendere artisti inadempienti; questa pratica non è sicuramente professionale, poiché in nessun concorso verrebbe mai accettato chi non rispetta una sola clausola del bando.
Si è detto spesso che il Repertorio è solo un ‘censimento’ e perciò non starebbe a lui verificare la veridicità delle affermazioni, tuttavia non sembra che nei fatti, voi stessi vi presentate in questo modo.
Il Repertorio è attualmente, in Italia, l’unica pubblicazione che registri l’operato degli artisti incisori presenti sul territorio italiano ed è divenuto nel tempo supporto qualificato che si occupi di grafica incisoria….
… il Repertorio costituisce un documento credibile sull’attività degli incisori…
… il Repertorio è una pubblicazione unica nel suo genere in Italia, un bacino di informazioni autorevole e prezioso sull’arte incisoria nel nostro Paese…
Detto questo, pare evidente che non ci sia più una valutazione corretta dei ‘titoli’ degli incisori, mentre in passato occorreva dimostrare con pubblicazioni e un ingente numero di foto, l’effettiva produzione dell’artista: adesso sembra che basti aver partecipato anche solo una volta a una Biennale per essere inseriti in Repertorio (realizzare un’unica incisione nella vita, non fa di una persona un incisore!).
È altresì grave che non ci sia qualche esperto del settore che valuti la qualità tecnica delle stampe ricevute, in modo da accertarsi anche delle tecniche utilizzate e dichiarate dagli artisti stessi.
Il ‘Repertorio’, in qualità di strumento di consultazione per critici, artisti, curatori, galleristi, mercanti e tutti gli addetti del settore, dovrebbe mantenere la sua onestà intellettuale, perché altrimenti si ridurrebbe a un mero elenco di artisti operanti in Italia con allegati foto e recapiti degli stessi.
Passiamo adesso all’aspetto più spinoso della questione:
… La mostra non sarà dunque la mera esposizione dei fogli di tutti gli artisti presenti nella pubblicazione, ma sarà qualcosa di diverso , più orientato ad una panoramica selezionata della produzione incisoria in Italia nel periodo 2008-2013…”.
Il ‘bollino’ posto di fianco al nome degli artisti, contraddistingue coloro che, in ragione della qualità della loro proposta e per la rilevanza della loro attività artistica e/o espositiva, sono stati segnalati da un apposito gruppo di lavoro come coloro che meglio hanno rappresentato le tendenze del panorama incisorio nel nostro Paese nel periodo di riferimento (2008-2013). Questi artisti fanno parte della mostra, collegata al Repertorio, ‘L’incisione in Italia oggi. Linguaggi, poetiche, tendenze’.
In questa sede non si lamenta la mancata partecipazione all’esposizione (anche se non si comprende il senso di donare delle stampe che mai verranno viste e resteranno sepolte nei cassetti), bensì la classificazione tra la schiera degli ‘eletti’ e quella dei ‘dimenticati’…
Non si contesta la qualità degli artisti scelti per la mostra (moltissimi sono davvero professionisti di livello eccelso e con notevole attività alle spalle), ma non si comprende con quale criterio siano stati scelti, laddove tantissimi altri, parimente meritevoli, sono stati estromessi. Resta il dubbio su come si sia operata questa selezione, in diversi casi in cui sia la qualità della stampa presentata (che magari è stata pure premiata all’estero), sia il curriculum degli artisti, era veramente lodevole e di valore, eppure, non sono a voi sembrati rappresentativi del panorama incisorio del paese…
A tal proposito, si riporterà qui di seguito l’elenco di coloro che sono stati scelti per la mostra, ricordandovi la commissione esaminatrice, formata da:
Chiara Gatti, Nicola Micieli, Furio Romualdi (Editore INClub Firenze), Giorgio Trentin, Ermes Bajoni,oltre ai legami che da sempre il ‘Repertorio’ ha avuto con il prof. Paolo Bellini, editore di ‘Grafica d’Arte’ e che per l’occasione ha redatto anche il saggio introduttivo.

AGOSTINO CIRO – Catalogo curato da Chiara Gatti, 2011.
AIME TINO – Inserito da Bellini nel ‘Dizionario della Stampa d’Arte’, 2008.
BAJONI ERMES - Inserito da Bellini nel ‘Dizionario della Stampa d’Arte’, 2008; Catalogo curato da Chiara Gatti, 2008 e 2011; opere pubblicate dall’INClub di Firenze… esaminatore ed esaminato!
BELLINI ENZO - Inserito da Bellini nel ‘Dizionario della Stampa d’Arte’, 2008; opere pubblicate dall’INClub di Firenze.
BELLOMI TIZIANO – Catalogo a cura di Giorgio Trenin nel 2012.
BONALDO GUERRINO - Opere pubblicate dall’INClub di Firenze.
BORSACCHI CESARE – Catalogo curato da Nicola Micieli, 2004 e 2005;
BRACHITTA SANDRO - Catalogo curato da Nicola Micieli, 2000.
CACCIARINI GIANNI - Inserito da Bellini nel ‘Dizionario della Stampa d’Arte’, 2008; Opere pubblicate dall’INClub di Firenze.
CALAVALLE ADRIANO – Catalogo curato da Bellini, 2009.
CASORATI FRANCESTO - Inserito da Bellini nel ‘Dizionario della Stampa d’Arte’, 2008; Catalogo a cura di Chiara Gatti, 2011.
CECCOTTI RODOLFO – Catalogo a cura di Chiara Gatti, 2011.
CIAMPINI PAOLO – Pagina scritta da Chiara Gatti in ‘Grafica d’Arte’, 2000.
CONSILVIO GIULIANA – Pagina dedicata da Bellini in ‘Grafica d’Arte’, 1990.
DAL PRA GIAMPAOLO - Pagina dedicata da Bellini in ‘Grafica d’Arte’, 2005; Catalogo a cura di Chiara Gatti, 2011; Opere pubblicate dall’INClub di Firenze.
DI PIERI GINO – Catalogo curato da Giorgio Trenin, 2010.
DI STEFANO FERNANDO - Opere pubblicate dall’INClub di Firenze.
DIAMANTINI FIORELLA - Opere pubblicate dall’INClub di Firenze.
DIANA PIETRO - Catalogo a cura di Chiara Gatti, 2011.
EMILIANI PAOLA – Pagina scritta da Furio Romualdi in ‘Grafica d’Arte’, 1990; Opere pubblicate dall’INClub di Firenze.
FAVARO GIANNI – Inserito da Bellini nel ‘Dizionario della Stampa d’Arte’, 2008.
FRONTERO ELENA – Opere pubblicate dall’INClub di Firenze.
GALARDINI RENZO - Catalogo a cura di Nicola Miceli, 1992.
GATTI VINCENZO - Catalogo a cura di Chiara Gatti, 2011.
GRITTI CALISTO - Catalogo a cura di Chiara Gatti, 2011.
GUADAGNINO MARIO - Catalogo a cura di Chiara Gatti, 2011.
ISRAEL MAURA – Pagina di Bellini dedicata in ‘Grafica d’Arte’, 1997.
ITALIA SEBASTIANO - Catalogo a cura di Chiara Gatti, 2011.
LANARI LANFRANCO - Pagina di Bellini dedicata in ‘Grafica d’Arte’, 2008.
MARGHERI RAFFAELLO - Opere pubblicate dall’INClub di Firenze.
MISSIERI BRUNO – Testo di Bellini, 1994.
MONGATTI VAIRO - Catalogo a cura di Chiara Gatti, 2011.
PECORARO TONI - Catalogo a cura di Chiara Gatti, 2011.
PERRELLA MARIA ROSARIA – Pagina di Bellini dedicata in ‘Grafica d’Arte’, 2010; Tesi di laurea con relatore Bellini, 2009/2010; Catalogo a cura di Bellini, 2010; Opere pubblicate dall’INClub di Firenze.
PETRÒ PAOLO – Catalogo a cura di Chiara Gatti, 2011.
PIRAS ENRICO - Opere pubblicate dall’INClub di Firenze.
SARACCHI ERNESTO - Pagina di Bellini dedicata in ‘Grafica d’Arte’, 2008.
SCIACCALUGA FRANCESCO – Testo di Bellini, 1993; Catalogo a cura di Chiara Gatti, 2011.
SCIAVOLINO ENZO – Catalogo di Nicola Micieli, 1997, 2008, 2012;
SERAFINI ANDREA - Catalogo di Giorgio Trentin, 2004.
TIMONCINI LUIGI – Catalogo di Bellini, 1993; Inserito da Bellini nel ‘Dizionario della Stampa d’Arte’, 2008.
TOGO (MIGNIECO ENZO) - Inserito da Bellini nel ‘Dizionario della Stampa d’Arte’, 2008.
TOMASI FULVIO – Testo di Chiara Gatti in ‘Grafica d’Arte’, 2002.
TONELLI ROBERTO - Pagina di Bellini dedicata in ‘Grafica d’Arte’, 2008.
TREGAMBE GIROLAMO BATTISTA - Opere pubblicate dall’INClub di Firenze.
TROLESE BENITO – Testo di Bellini del 1991; Inserito da Bellini nel ‘Dizionario della Stampa d’Arte’, 2008.
TURRIA GIOVANNI - Catalogo a cura di Chiara Gatti, 2011.
VERNA GIANNI - Catalogo a cura di Chiara Gatti, 2011.
VIARENGO MINIOTTI ELISABETTA – Pagina di Bellini dedicata in ‘Grafica d’Arte’, 1998.
VIRZÌ LAURA - Opere pubblicate dall’INClub di Firenze.
VITALI GIANCARLO – Catalogo di Bellini, 1994.
ZALIANI AGOSTINO - Inserito da Bellini nel ‘Dizionario della Stampa d’Arte’, 2008; Catalogo a cura di Chiara Gatti, 2011.
ZAMBONI ROBERTA – Catalogo di Giorgio Trentin, 2007; 2 cataloghi a cura di Chiara Gatti, 2011.

AULMANN EVA, BARACCO EMILIO, BAUDINO NINO, BENTIVENGA MARIA PINA, BORDIGNON GABRIELE, CESCHIN LIVIO, DI STEFANO FERNANDO, FRONTERO ELENA, GERONAZZO FRANCESCO, LUCIANO STEFANO, MASONI ROMANO, MOLENA ELENA, MONGATTI VAIRO, PECORARO TONI, PIAZZA VINCENZO, QUADRIO LANFRANCO, SCIALVINO GIANFRANCO, TIMONCINI LUIGI, VERNA GIANNI, VIARENGO MINIOTTI ELISABETTA: IV° Biennale Nazionale d’Incisione ‘Giuseppe Polanschi’, 2009.

BELLOMI TIZIANO, BENTIVENGA GIANNA, BRACHITTA SANDRO, DA GIOZ GRAZIELLA, DELPIN DARIO, FORNERIS ERICA, MANNO VITTORIO, METALLINÒ ELETTRA, NAVARETTI GUIDO, OCCARI CAROLINA MARISA, PALMA ALBINO, PERRELLA MARIA ROSARIA, RIZZELLI ANGELO, SACCOMANDI SERGIO, ZIGIOTTI MARINA: V Biennale Nazionale d’Incisione ‘Giuseppe Polanschi’, 2011.

BENEDETTI MARIO, BINDELLA MARINA, BRACHITTA SANDRO , CIAMPINI PAOLO, DIAMANTI ELISABETTA, GERONAZZO FRANCESCO, MOLENA ELENA, VI Biennale nazionale d’Incisione "Giuseppe Polanschi", 2013.

Alla luce di quanto esposto, sembra evidente come questa commissione, pur volendo, non potesse essere neutrale e scevra da simpatie varie verso persone a cui, addirittura, vendono e promuovo i lavori, facendo così salire le loro quotazioni, a discapito di tutti gli altri che, messi da parte, non saranno mai più scelti per sostenere i loro corsi, saranno “abbandonati” come stampatori, e non saranno invitati in future manifestazioni di un certo rilievo...
Poniamo questi quesiti alla vostra attenzione, affinché possiate non solo darne risposta, ma tentare, in parte, di porre rimedio al grave danno d’immagine che avete creato a tutti noi e, soprattutto, evitare che in futuro si ripetano gli stessi errori, e si agisca con più coscienza.