sabato 20 agosto 2011

RONDEAU VENEZIANO 0.8

Rientrando sono sceso dal vaporetto all’Accademia con l’intenzione di passare, per scelta estemporanea e non programmata, dallo studio di Silvano: un tentativo senza neanche accertarmi telefonicamente se fosse in sede.
Casualmente l’ho trovato che stava riordinando in vista del corso estivo che inizierà Lunedì. Abbiamo scambiato alcune parole di circostanza mentre completava di sistemare. Gli ho proposto di cenare insieme, ma avendo già ospite un gallerista francese è stato lui ad invitarmi a casa sua:
- Niente di che solo un piatto di Risi e Bisi.
Immaginando che dovessero discutere, sono stato indeciso ritenendo che la mia presenza potesse risultare importuna; rassicurato che tutti gli accordi erano già stati presi e si trattava solo di una cena di commiato dai francesi che sarebbero riparti l’indomani (che poi è già oggi) per firenze:
- Come sei messo a vino?
- Quello non manca mai.
- Allora prendo un dolce?
- Meglio un gelato.
Ai francesi (gallerista con consorte e coppia di amici) è parso strano che io mi trovassi a venezia solo per andar per mostre, a loro l’idea di visitare la Biennale non li aveva neanche sfiorati.
Diciamo trattasi di inconciliabili concezioni dell’arte che nell’ignorarsi trovano il modo migliore per detestarsi reciprocamente.
Quando un francese comincia ad intercalare merde non promette niente di buono e i commenti su François Pinault ne erano infarciti.
Ho lasciato che mi scambiassero per un fanatico dell’arte contemporanea e mi sono ben guardato dal raccontare del Blog.
Altro che arte, serata di cazzeggio prima, durante e dopo cena: Cuàndo si pianta la bela Polènta….

Nessun commento:

Posta un commento