lunedì 14 gennaio 2013

L’ARTE E IL TORCHIO



L’incisione tra storia, tecnica e segno grafico
Quattro incontri con Vladimiro Elvieri presso "Lo Studiolo" di via Beltrami 26, Cremona
La rassegna internazionale “L'Arte e il Torchio” riscopre - attraverso quattro incontri, dal 17 gennaio al 7 febbraio, presso "Lo Studiolo" di via Beltrami - la storia dell’arte dell’incisione, d’invenzione e di traduzione, dagli inizi ai nostri giorni, vista attraverso le opere dei grandi maestri. In quattro appuntamenti saranno illustrati attraverso le varie tecniche incisorie - da quelle dirette (bulino, puntasecca, maniera nera) a quelle indirette (acquaforte, acquatinta, ceramolle, ecc.), dai metodi a rilievo (xilografia e linoleografia) fino a quelli “sperimentali” del ’900 - i percorsi creativi e innovativi dell’arte a stampa. Percorsi generati dall’uso manuale di punte e scalpelli, di acidi e di inchiostri su lastre di metallo o di legno stampate su carta mediante torchi e presse, spesso anticipatori, a volte più della stessa pittura, di nuove visioni del mondo. Una libertà espressiva conseguita per mezzo di una costante sperimentazione di mezzi e di possibilità, sempre condotta però nell’ambito dell’incisione originale e cioè della realizzazione della matrice da parte dello stesso autore, senza l’ausilio di operazioni foto-riproduttive nella resa finale dell’immagine. Una forma d’arte, quella dell’incisione, che secondo Charles Baudelaire, permette di esprimere ai più alti livelli la propria personalità.
Proprio l'ampio spettro della ricognizione proposta da Vladimiro Elvieri, anima della rassegna "L'Arte e il Torchio", offre la possibilità un confronto diretto tra tecniche ed artisti e diviene stimolo per percorsi di conoscenza che indaghino tutto il mondo creativo, rendano possibili confluenze tra eventi estetici e visioni scientifiche, consolidino convergenze tra procedure tecniche e stimoli fantastici.
L’incisione attraversa, infatti, tutta la storia dell’Umanità, dalle ossa incise con strumenti litici ai manufatti di epoca romana, dalle tecniche orafe medievali dell’Agemina e del Niello all’invenzione del torchio calcografico e dell’incisione su matrici di metallo per trarne delle stampe. Una rivoluzione epocale che ha permesso, insieme all’invenzione dei caratteri mobili, la diffusione della cultura nel mondo.

Giovedì 17 Gennaio
La prassi dell’incidere
Il primo incontro della rassegna, ripercorrerà proprio "La prassi dell’incidere", dai graffiti rupestri alle tecniche dirette del bulino, puntasecca e maniera nera.

24 Gennaio
Le tecniche indirette dal XVI secolo ad oggi
saranno invece illustrate "Le tecniche indirette dal XVI secolo ad oggi". La nascita dell’incisione indiretta, ossia mediante l’uso di acidi per scavare le matrici in metallo, ha permesso, da Cinquecento, una maggiore facilità d’esecuzione rispetto alla difficoltà del bulino, al punto che, a tutt’oggi, l’Acquaforte risulta la tecnica d’incisione più diffusa. A questo metodo, dalla fine del Settecento fu spesso associata l’Acquatinta, in grado di esprimere in aree tonali, gli elementi chiaroscurali dell’immagine.

31 Gennaio
Metodi a rilievo
La lezione sarà dedicata - - al Settecento ed alla scuola veneta, ma anche alla Xilografia e alle tecniche a rilievo, nelle quali l’inchiostro viene posto sulla superficie della matrice in legno mediante rulli. Saranno infine illustrati i metodi innovativi nell’incisione del Novecento, sperimentati negli atelier parigini di Henri Goetz e di Stanley William Hayter.

7 Febbraio
Tre video sull’incisione “sperimentale” del ’900
Concluderà la rassegna la proiezione di tre filmati video relativi ai metodi incisori sperimentati nei maggiori atelier parigini del secolo scorso, da Stanley William Hayter alle prese con il bulino e la stampa a colori simultanei con un solo passaggio al torchio presso il famoso Atelier 17, alla tecnica del carborundum inventata da Henri Goetz, fino ad un raro documento registrato a Cremona nel 2004, quando Hector Saunier e Chen Shu-Lin, si confrontarono con le tecniche Hayter e altri metodi di stampa a colori simultanei.
La rassegna è promossa dall'Associazione Culturale "Lo Studiolo" di via Beltrami 26, Cremona, in collaborazione con Cremonabooks.

La partecipazione è libera. Poiché la frequenza è limitata a 30 posti è necessaria la prenotazione.
Per informazioni ed iscrizioni è possibile contattare direttamente Vladimiro Elvieri (tel. 0372 30410; e-mail: info@elvieri-toni.com).

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